La Procura generale di Perugia ha impugnato in Cassazione la sentenza del 20 aprile scorso con cui la Corte d'appello ha assolto un'ispettrice di polizia con la formula "perché il fatto non costituisce reato" e ha ridotto la pena inflitta con la precedente condanna del tribunale, nei confronti di due poliziotte, tutte all'epoca dei fatti, nel novembre del 2012, in servizio alla questura del capoluogo umbro, dall'accusa di accesso abusivo a sistema informatico e telematico. Lo ha reso noto lo stesso Ufficio guidato da Sergio Sottani.
La vicenda riguarda i presunti accessi abusivi addebitati alle tre poliziotte per danneggiare, secondo l'ipotesi accusatoria, una consulente tecnica che era stata nominata dal Tribunale dei minorenni perugino in una controversia che vedeva coinvolta una di loro. In quella causa, la consulente - ricorda la Procura generale - aveva depositato un elaborato ritenuto pregiudizievole per le ragioni della poliziotta. La Procura generale in particolare ha quindi proposto ricorso per Cassazione chiedendo l’annullamento della sentenza della Corte d’appello perugina.
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