Anche in Umbria, come già successo
in altre parti d'Italia, potrebbero essere riscontrati a breve
problemi nell'approvvigionamento di un importante farmaco per il
trattamento dell'ictus: per questa ragione l'Associazione
Italiana Ictus ha scritto una lettera all'assessore regionale
alla Salute, Luca Coletto, per discutere sulle "concrete misure
da implementare localmente".
"In Umbria - scrive Maurizio Paciaroni (Stroke Unit ospedale
Santa Maria della Misericordia), rappresentante regionale della
Società Italiana Ictus - si verificano circa 2.000 casi di ictus
all'anno; di questi, almeno l'80% sono ischemici. La terapia con
rtPA (Actylise) è l'unica terapia medica approvata per l'ictus
ischemico acuto, entro 4,5 ore dall' esordio dei sintomi, e ad
oggi circa il 20% dei pazienti con ictus ischemico (ovvero dai
300 ai 350 pazienti) risulta candidabile a tale trattamento".
"Per problemi inerenti la produzione da parte della casa
produttrice (Boehringer Ingelheim), il farmaco - spiega - è
carente attualmente in gran parte del territorio nazionale e
potrebbe esserlo a breve anche in tutta la regione Umbria".
"L'Associazione Italiana Ictus (Italian Stroke Association) - è
scritto ancora nella lettera - sta affrontando il problema per
cercare di ridurre al minimo i disagi che potranno essere
incontrati nei vari Centri Ictus italiani suggerendo misure ad
hoc da adottare nelle varie strutture. Tali misure sono
consigliate anche dalla European Stroke Organization (Eso) che
ha istituito una Task Force".
"Studi clinici randomizzati e controllati - spiega ancora
Paciaroni - hanno dimostrato che un altro fibrinolitico, il
tenecteplase, registrato in Italia per la terapia dell'infarto
miocardico acuto, è non solo efficace nell'ictus acuto ma è più
sicuro rispetto all'rtPA se utilizzato al dosaggio di 0,25 mg
per kg in bolo endovenoso.".
"Ogni Centro Ictus regionale - fa sapere infine - sta adottando
tutte le misure suggerite dall'Associazione Italiana Ictus e
dalla European Stroke Organization" e "i singoli Centri Ictus
regionali chiederanno ai rispettivi Direttori generali
l'autorizzazione all'utilizzo di tenecteplase in sostituzione
dell'rtPA".
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