A 50 anni dalle battaglie
condivise del Sessantotto, l'ex politico tifernate Mario Capanna
e l'infettivologo Massimo Galli si sono incontrati di nuovo e
abbracciati a Città di Castello per la presentazione del libro
"Formidabili queste carte… L'archivio di Mario Capanna", che ha
aperto la 22/a Mostra mercato del libro antico e della stampa
antica a Palazzo Vitelli a Sant'Egidio.
"La partecipazione del professor Massimo Galli è emblematica:
non ci sarebbe stato l'illustre infettivologo, che ci ha aiutato
molto a superare le difficoltà della pandemia, senza la sua
partecipazione attiva, nel 1968, al movimento studentesco
milanese, insieme a Gino Strada: a riprova di come il passato
vivifica il presente", ha detto Capanna. "Essere qui è come
tornare a una gioventù piena di ideali, di speranze, di voglia
di cambiare il mondo che non rinnego e che ha influito
tantissimo nella mia carriera e in quella di Mario, perché ci ha
formato con l'acquisizione di nuove convinzioni e nuove idee che
hanno fatto parte di una indimenticabile fase storica di
transizione", ha affermato il professor Galli, che, in
riferimento al presente, ha ammonito a "non ritenere chiusa la
stagione del Covid-19" e ha lanciato l'appello a "potenziare la
capacità di prevenzione della medicina sul territorio".
Dichiarato di interesse storico nazionale da parte della
Soprintendenza Archivistica e bibliografica nazionale e
conseguentemente schedato dalla Soprintendenza archivistica e
bibliografica dell'Umbria per metterlo a disposizione di
ricercatori e studiosi, l'archivio di Capanna - riferisce il
Comune - è stato inventariato da Leonardo Musci della società
Memoria Srl con la collaborazione scientifica della funzionaria
della Soprintendenza Rossella Santolamazza, grazie ad un
finanziamento dalla direzione generale Archivi del ministero
della Cultura. "Documenta e attualizza - ha spiegato Capanna -
quasi 50 anni di storia. Un archivio che quindi non è solo mio,
ma appartiene alle decine di migliaia di persone con le quali ho
avuto la fortuna di lottare, e di costruire futuro e speranze".
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