"Nel confermare che la gara che la
Regione sta predisponendo sarà unica e che l'ambito di traffico
è unico, ai sensi dell'art. 8 ("Ambiti di traffico") della L.R.
37/98, segnalo quindi che il tema della discussione è relativo
non ai bacini, ma al numero di lotti previsti dalla gara unica
per l'unico bacino dell'Umbria": inizia così l'articolata
risposta dell'assessore regionale ai Trasporti, Enrico
Melasecche, al consigliere Tommaso Bori (Pd), che in tema di
trasporto pubblico locale (Tpl) il 5 agosto scorso aveva scritto
una lettera alla presidente Donatella Tesei e allo stesso
Melasecche per chiedere, fra l'altro, di "abbandonare l'idea
della suddivisione della gara in quattro bacini e tornare a
quella con un bacino unico".
"Già una precedente Amministrazione regionale, quella di
Catiuscia Marini - ricorda l'assessore - con Dgr 178/2014, a
seguito di specifica interlocuzione con l'Autorità garante della
concorrenza e del mercato, che aveva segnalato l'improcedibilità
di una gara con lotto unico, aveva deliberato" di "dare atto che
al fine di garantire una più ampia partecipazione delle Aziende,
le gare ad evidenza pubblica, per l'affidamento dei servizi su
gomma, potranno essere svolte in almeno due lotti all'interno
del Bacino unico regionale di traffico".
"È evidente pertanto che la necessità di individuare più lotti
di gara - spiega, fra l'altro Melasecche - era già stata
riscontrata, tecnicamente e politicamente, otto anni fa e che la
stessa deriva nient'altro che dall'applicazione di principi
giuridici più volte ricordati e definitivamente cristallizzati
in norme successive".
Melasecche spiega inoltre - citando la normativa di settore -
che "i quattro lotti sono una efficace soluzione che coglie sia
l'obiettivo economico di non far crescere i costi del Tpl
rispetto ad oggi e non opera cesure artificiose dei servizi
negli ambiti locali" e che sarà inserita in gara la clausola
sociale che garantisce il contratto nazionale autoferrotranvieri
e quello integrativo aziendale, "avendo questa amministrazione
la precisa volontà non certo di danneggiare i lavoratori, ma di
riportare l'intero settore dei Trasporti alla normalità dopo le
turbolenze" degli ultimi lustri.
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