Anche le ultime case alla sommità
di Castelluccio di Norcia sono state abbattute per fare spazio,
sei anni dopo il terremoto che colpì il centro Italia, alla
ricostruzione del piccolo borgo dei Monti Sibillini.
È stata tirata giù pure l'abitazione divenuta nota dopo che i
proprietari avevano dipinto la facciata con i colori della
bandiera italiana.
Con le ultime demolizioni il vecchio panorama di Castelluccio
non esiste più. La sommità del paese è una radura di macerie,
con gli escavatori dei vigili del fuoco.
Quello che è rimasto intatto e magnifico è il paesaggio. Da
lassù il monte Vettore sembra più vicino e la piana ancora più
immensa.
Dalla piazza ai piedi del borgo arriva il rumore dei martelli
pneumatici e della prima gru che di fatto ha segnato l'inizio
della ricostruzione, fuori dalla zona perimetrata. "Per vedere
gli operai al lavoro dentro il borgo occorrerà attendere ancora
qualche mese, ma ormai ci siamo", spiega all'ANSA il sindaco di
Norcia, Nicola Alemanno. "Gli ultimi adempimenti burocratici
sono stati eseguiti" aggiunge. "È stato necessario demolire
questi alloggi - spiega ancora Alemanno - perché in quel punto
il borgo verrà ricostruito sulla piastra antisismica, un
progetto unico al mondo che verrà di nuovo illustrato anche
Torino, il 14 settembre, in occasione del congresso
internazionale di ingegneria sismica".
"Abbiamo definito - sottolinea il sindaco - un programma della
ricostruzione molto aggressivo. L'obiettivo è di restituire
tutta la parte strutturale sulla piattaforma, con le opere
pubbliche terminate e gli edifici ricostruiti, entro il 2026".
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