Rinviato a giudizio al termine di
una complessa indagine coordinata dalla procura di Perugia il
presunto broker che nel gennaio 2021 aveva proposto una
fornitura di vaccini per il Covid di una nota casa farmaceutica
alla Regione Umbria e ad altre. Tentata truffa, tentata
sostituzione di persone ed esercizio abusivo della professione i
reati ipotizzati.
L'indagine aveva anche richiesto lo svolgimento di una
rogatoria internazionale in Svizzera, come si legge in un
comunicato del procuratore di Perugia Raffaele Cantone. Da essa
era emerso che l'intermediario, residente in Sicilia, aveva
proposto alla Regione di fornire una partita di vaccini in un
momento storico in cui non era ancora partita la campagna
vaccinale ed era particolarmente difficile reperire i prodotti
sul mercato.
I dirigenti umbri - è detto ancora nella nota - ritennero però
"strana" la proposta e presentarono subito denuncia all'autorità
giudiziaria. Le indagini svolte dai carabinieri del Nas
accertarono quindi che il soggetto aveva fatto la stessa
proposta anche ad altre Regioni, ottenendo una disponibilità
all'acquisto da parte di "almeno una" di esse.
Secondo la Procura la rogatoria ha però escluso che la società
indicata come possibile venditrice dei vaccini fosse autorizzata
alla loro esportazione.
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