La reliquia che dal 1651 è custodita
nel duomo di Terni sarà al centro della festa del Preziosissimo
Sangue di Cristo, organizzata dalla parrocchia della cattedrale
guidata da don Alessandro Rossini.
L'appuntamento è stato presentato dal vescovo della diocesi di
Terni-Narni-Amelia, monsignor Francesco Antonio Soddu, e dal
sindaco di Terni Leonardo Latini.
La reliquia - è stato sottolineato - "racchiude in sé
significati e valori di amore, fede e riscatto".
Tanti gli appuntamenti - di carattere spirituale ma anche
convegni, incontri e spettacoli - in programma dal 20 al 25
settembre.
Nel suo intervento, durante la presentazione della festa, il
vescovo Soddu ha sottolineato come la reliquia rappresenti "un
segno che ci rimanda ad una presenza viva e attuale, quella di
Gesù Cristo che per noi ha dato la sua vita, è risorto e vive
con noi". "Tutto ciò rappresenta il cuore - ha aggiunto -,
l'essenza della nostra esistenza che abbraccia l'intera comunità
ternana".
La reliquia del Preziosissimo Sangue di Gesù è una croce
pettorale in vetro che conserva al suo interno una stilla di
Sangue di Gesù, inserita in una cornice d'oro che si eleva sopra
un antico e pregiato calice anch'esso d'oro. Come sia giunta a
Terni, è documentato negli archivi vescovili: a donarla alla
chiesa ternana fu l'allora vescovo Francesco Angelo Rapaccioli
che si adoperò per provare l'autenticità e l'efficacia della
reliquia. La sua venerazione da parte dei ternani ha origine nel
1657 quando in Italia, ed anche a Terni, imperversava la peste e
la storia racconta che quando i morti all'interno della città
divennero tanti, e non si sapeva più dove seppellirli, venne
aperta una fossa comune fuori Porta Romana.
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