Firmato nel chiostro
dell'Abbazia di Sant' Eutizio a Preci, tra le rovine che i
terremoti del 2016 hanno causato all'importante complesso
monastico, il contratto per l'avvio dei lavori di risanamento
della chiesa.
Il documento è stato siglato dall'arcivescovo di
Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo e da Enzo Falcini della
ditta Cesa di Città di Castello, capogruppo del raggruppamento
d'imprese che ha vinto la gara di appalto insieme alla
Tecnostrade di Perugia.
Prima dell'atto formale, ci sono stati i saluti
dell'arcivescovo, della presidente della Regione Donatella
Tesei, del sindaco di Preci Massimo Messi, dell'ingegnere Fulvio
Soccodato, sub commissario alla ricostruzione, dell'ingegnere
Stefano Proietti Nodessi direttore dell'Ufficio speciale alla
ricostruzione e di Nicola Salini della struttura commissariale.
Con loro il parroco don Luciano Avenati.
Alla cerimonia è stata anche portata la pietra dell'Abbazia
benedetta da Papa Francesco lo scorso 17 settembre, considerata
simbolo della ricostruzione dell'intero complesso.
Erano presenti anche autorità civili e militari del luogo,
oltre a diversi fedeli della zona. L'importo complessivo dei
lavori per il recupero della chiesa è di tre milioni 960.245
euro. Entro il mese di ottobre sono in programma la consegna del
cantiere e l'avvio dei lavori.
Mons. Boccardo si è detto soddisfatto di questa tappa ed ha
parlato di un "lavoro di diversi anni e di diverse
intelligenze". "Non è stata un'operazione semplice - ha aggiunto
- e ci sono voluti studi, calcoli e previsioni per far sì che
tutto il complesso possa ritrovare la sua bellezza originaria.
Sant'Eutizio è un luogo di storia e di arte, ma soprattutto è un
luogo di fede. È il simbolo della Valle Castoriana e rimetterlo
in piedi pietra su pietra vuole dire ridare un patrimonio
prezioso alla vita di questa popolazione".
Anche la presidente Tesei ha parlato di un "risultato frutto
di una grande collaborazione". "Questi risultati - ha aggiunto -
sono uno sprone per fare presto e bene, per ricostruire non solo
i luoghi ma anche le comunità. Andiamo avanti, siamo sulla
strada giusta".
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