"La comunicazione istituzionale
della Giunta regionale sulla riapertura della tratta ferroviaria
Ponte San Giovanni - Perugia ha violato la legge sulla Par
condicio, la n.28/2000 'Disposizioni per la parità di accesso ai
mezzi di informazione durante le campagne elettorali e
referendarie e per la comunicazione politica' e per questo, come
ordinato dall'AgCom, sul sito istituzionale di Palazzo Donini
dovrà essere riportata, da oggi, il provvedimento di censura
emesso dal Garante". Lo comunica il consigliere regionale del
Partito democratico Tommaso Bori, spiegando che "prima il
Corecom dell'Umbria e poi l'AgCom nazionale hanno accolto e
valutato fondata la segnalazione con cui mettevo in evidenza che
l'informazione istituzionale della Regione sulla riapertura
della tratta ferroviaria era ben poco istituzionale e mancava
delle caratteristiche di 'impersonalità e necessità' che la
legge richiede per la comunicazione dell'Ente in periodo
elettorale".
"In buona sostanza - spiega Bori - l'assessore Enrico Melasecche
ha utilizzato la riapertura di un tratto di binari, su cui far
correre le sue locomotrici diesel, per entrare a gamba tesa
nella campagna elettorale, rilasciando all'Agenzia di
informazione della Regione dichiarazioni di giubilo e
valutazioni politiche. Esattamente quello che la legge 28
stabilisce espressamente di evitare. Già, perché se quella norma
per molti versi risulta sicuramente superata a causa della
diffusione dei social media, sono proprio le sue finalità in
materia di informazione istituzionale ad essere tuttora valide e
ineludibili: le Giunte, i sindaci e le Amministrazioni non
devono utilizzare inaugurazioni, buffet, presentazioni di libri
ed eventi vari ed eventuali per fare campagna elettorale. Meno
che mai approfittarne per incensare l'operato della propria
maggioranza".
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