Giacomo Calzoni è il nuovo presidente di Ance Perugia, l'Associazione dei costruttori edili di Confindustria. Amministratore e direttore tecnico della Calzoni spa, è stato nominato dall'assemblea dell'associazione che ha anche eletto il nuovo Consiglio direttivo.
L'Assemblea è stata aperta dal presidente uscente Moreno Spaccia. "Nel 2019 - ha ricordato, secondo quanto riferisce Confindustria - abbiamo assistito all'inizio di una timida, ma apprezzabile, inversione di tendenza rispetto al decennio precedente. Ma durante gli ultimi tre anni, nel momento in cui sembrava fossimo di fronte ad una ripresa ecco la pandemia mondiale, e poi la guerra, i costi fuori controllo dei materiali e dell'energia, l'irreperibilità delle materie prime. Tutti enormi e drammatici problemi che si sono andati ad aggiungere a quelli tradizionali e conosciuti: l'ostilità della burocrazia, l'insieme di procedure complesse e penalizzanti e la totale assenza di una qualsiasi politica industriale. Le nostre imprese, invece, hanno bisogno di una seria e strategica politica industriale che guardi al lungo periodo".
"Già oggi - ha quindi affermato Calzoni - si trovano a fronteggiare diverse sfide in un periodo caratterizzato da numerosi elementi di instabilità nonché da nuovi mutamenti nelle condizioni del nostro mercato. Nel prossimo futuro dovremo misurarci con un contesto politico, economico, sociale e normativo in continua evoluzione all'interno del quale è necessario saper cogliere le occasioni e dimostrare la nostra resilienza. Sono tanti i temi che dovremo affrontare: dal caro materiali-caro energia all’azzeramento della marginalità nelle nostre commesse, dalla revisione del prezziario alle problematiche legate al contesto finanziario, dalla transizione ecologica alla rigenerazione urbana, dalla ricostruzione post-sisma del 2016 alla mancanza di manodopera qualificata che in alcuni casi impedisce persino l’avvio dei cantieri”. All’assemblea è intervenuto anche il presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli che ha sottolineato l’importanza del legame fra le due associazioni e la necessità di continuare a lavorare insieme sui temi comuni di interesse delle imprese. Ha, inoltre, richiamato l’attenzione sulle preoccupazioni legate al caro energia. “L’Europa sta tardando a prendere decisioni in merito – ha detto – a partire dal price cap sul gas, mettendo gli stati nelle condizioni di prendere decisioni in autonomia. Non si può essere solidali nelle sanzioni verso la Russia e non nelle soluzioni alla crisi energetica. È una contraddizione che rischia di incrinare l’unità europea. Crediamo inoltre che sia arrivato il momento in cui l’Europa individui un interlocutore autorevole capace di avviare un negoziato per mettere fine al conflitto che sta logorando il popolo ucraino e che mette a rischio anche la tenuta economica e sociale del sistema dell’Europa e dei paesi più esposti come l’Italia”.
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