Mesi importanti per l'arte di
Alberto Burri che, dopo la pandemia, vive una nuova stagione di
rinascita. Negli ultimi sei mesi sono stati oltre 25mila i
visitatori delle due collezioni a Città di Castello, a Palazzo
Albizzini e negli Ex Seccatoi del Tabacco.
Il 12 marzo, giorno dell'anniversario di nascita dell'artista,
la Fondazione Burri ha riaperto la sede degli Ex Seccatoi del
Tabacco dopo la lunga chiusura dovuta ad importanti lavori. Un
mese dopo è stata inaugurata la mostra "La Luce del Nero",
concepita con criteri di inclusività e visitabile, ancora, fino
al 13 novembre. La mostra, realizzata nell'ambito del programma
Europa Creativa con il progetto "Beam Up" (Blind Engagement in
Accessible Museum Project), affronta in chiave internazionale e
inclusiva il tema dell'accessibilità dell'arte contemporanea per
il pubblico con disabilità visiva. Curata dal Presidente della
Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Bruno Corà,
l'esposizione offre la possibilità, estremamente rara, di poter
interagire direttamente con le opere che si osservano, quelle
dei grandi artisti del '900 che hanno affrontato lo studio del
"colore non colore", il nero.
Dopo un'estate così intensa con un flusso di visitatori
ininterrotto, l'autunno vede l'arte di Burri ancora
protagonista. La redazione del programma di Fabio Fazio, "Che
tempo che fa" su Rai3, dopo aver "ospitato" le opere di Lucio
Fontana nell'edizione passata, ha scelto proprio quelle
dell'artista tifernate - sottolinea la Fondazione Burri - come
scenografia, da domenica 9 ottobre, fino alla fine della
stagione televisiva del programma, a maggio, e "i complimenti e
le richieste di informazione sull'artista stanno aumentando
vertiginosamente". La Fondazione Palazzo Albizzini Collezione
Burri ha condiviso la scelta della trasmissione "per
l'importanza che essa ricopre nel palinsesto nazionale e per la
continuità ed il protrarsi nell'arco della stagione televisiva".
L'annata si concluderà con la partecipazione delle opere del
maestro tifernate alla mostra "Materia, gesto, impronta e segno.
L'opera grafica di Burri, Vedova, Kounellis, Paolucci e
Benedetti", dal 29 ottobre al 19 febbraio 2023 al Max Museo di
Chiasso, in Svizzera.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA