Un omicidio, una sentenza
sbagliata, un'indagine difficile anche per i Ris sono al centro
di "Il giallo di Marina" il libro che Luciano Garofano ha
scritto insieme a Fabrizio Rizzi ed è stato presentato a
Perugia.
Alla sala della Vaccara di Palazzo dei Priori, con l'ex
comandante dei carabinieri del Ris di Parma, il reparto
specializzato nelle investigazioni scientifiche, ha dialogato
l'avvocato Giuseppe Caforio, docente universitario e garante dei
detenuti della Regione Umbria. In un incontro condotto da
Annamaria Romano, presidente dell'associazione culturale Clizia.
"Il libro - ha spiegato Garofano - contiene quegli elementi
con i quali mi confronto ogni giorno, come la violenza di
genere, il femminicidio, l'uso della prova scientifica e il
rischio di errore giudiziario con ovviamente con quel dibattito
che c'è tra investigatori e difensori, alla ricerca di una
verità sempre difficile da trovare. Abbiamo costruito una trama
che potesse essere anche il veicolo per mettere in luce alcuni
errori che si fanno e possono portare a errori giudiziari.
Quello che appare all'inizio può essere completamente diverso da
ciò che si trova alla fine".
L'avvocato Caforio ha quindi definito "interessanti e
delicati" i temi trattati nel libro che "contiene anche dei
passaggi emotivi". "Circa la metà dei processi che si fanno - ha
aggiunto - sono indiziari. Chi arriva per primo sulla scena del
crimine inevitabilmente instrada le indagini, non in malafede ma
per libero convincimento, per amore di un'idea. Quando tutto
sembra coincidere ma in realtà non coincide si incorre
nell'errore giudiziario".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA