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Usl 1, definito modello organizzativo gestione ferite difficili

Usl 1, definito modello organizzativo gestione ferite difficili

Integrazione Hub e Spoke, coinvolti medici di medicina generale

PERUGIA, 28 ottobre 2022, 15:40

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Usl Umbria 1 dà attuazione al progetto "La gestione delle ferite difficili nella rete vulnologica ospedale-territorio", quale strumento di pianificazione della presa in carico e quindi gestione, monitoraggio e valutazione del paziente con diagnosi di ferite difficili, (come le piaghe da decubito e gli esiti di eventi traumatici o chirurgici). L'obiettivo - spiega la Usl - è quello di sviluppare l'integrazione tra i centri Hub e Spoke (negli ospedali, poliambulatori e case della salute) e, nello specifico, tra il centro regionale con sede all'ospedale di Assisi (struttura specialistica multiprofessionale di vulnologia) e gli ambulatori distrettuali Adi (Assistenza domiciliare integrata) con il coinvolgimento dei medici di medicina generale.
    Si tratta di creare le condizioni strutturali ed organizzative affinché in ciascun distretto sia operativa un'equipe multiprofessionale, che garantisca la tempestiva presa in carico e la gestione dei pazienti, anche se difficilmente trasportabili e se necessitano di cure da effettuare direttamente nella propria abitazione.
    "La Rete vulnologica aziendale, così strutturata - spiega Marino Cordellini, direttore della struttura aziendale di Chirurgia plastica e ricostruttiva dell'Usl 1 - vuole evitare il pellegrinaggio degli utenti da un ambulatorio all'altro in cerca della soluzione assistenziale più adeguata con dispendio di risorse e capitale umano. Consente la tempestiva presa in carico del paziente, affianca i familiari per una collaborazione attiva al progetto e rappresenta il punto di riferimento in tutti i campi relativi alla cura delle lesioni cutanee (wound care). Il sistema a rete permette di instaurare un linguaggio comune in termini di appropriatezza delle procedure e di uniformità dei protocolli terapeutici definiti e condivisi. Una procedura - sottolinea Cordellini - attuata anche con l'azienda ospedaliera di Perugia. Ogni settimana uno specialista della equipe chirurgica di Assisi è impegnato per il controllo e la valutazione delle ferite difficili dei pazienti ricoverati nell'ospedale perugino in collaborazione con un gruppo di operatori altamente qualificati del Santa Maria della Misericordia".
   

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