Secondo posto assoluto per Yafei,
già studentessa dell'Università per Stranieri di Perugia, al
contest di scrittura creativa in italiano destinato a tutti gli
universitari della Cina e indetto dall'ambasciata italiana a
Pechino in occasione della Settimana della lingua italiana nel
mondo.
Secondo Palazzo Gallenga il componimento che l'ha portata sul
podio de "L'Italiano e io" è "una vera e propria dichiarazione
d'amore" per l'Italia e per il gusto di vivere che incarna. "Qui
si cammina per strada e si respira la storia, anche nelle
porzioni moderne delle città - commenta Yafei -, per un cinese
questo è un fatto che quasi stordisce. La gente italiana,
inoltre, è gentile, capace di gesti quotidiani di cortesia,
dotata di un gusto del bello di cui probabilmente neppure ha
consapevolezza".
Yafei ha voluto scrivere il suo componimento seduta in un bar
di Corso Vannucci. "Da noi in Cina - ha spiegato - bere il caffè
è considerata una cosa fichissima, quindi appena arrivata a
Perugia sono andata in un bar del corso, mi sono seduta e ne
ordinato uno. Così facendo di giorno in giorno ho un po' capito
un aspetto importante del modo di vivere italiano: prendersi una
pausa (da noi non si fa), rallentare un momento, riflettere
sulla propria giornata, scambiare due parole con qualcuno in
modo informale, godersi le chiacchiere e i sorrisi della gente
intorno… E quando ho saputo che tanti scrittori italiani
scrivevano i loro romanzi nei bar ho deciso di comporre il mio
tema davanti ad un caffè, come avrà fatto magari Claudio Magris
a Trieste o a Venezia".
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