Sono state 14 le strutture
ricettive risultate irregolari dai controlli condotti dal
Comando provinciale di Perugia della guardia di finanza di
Perugia tra settembre e ottobre per verificare il rispetto delle
normative.
Sulla base di input informativi e a seguito di analisi
condotte anche mediante la consultazione delle banche dati in
uso al Corpo, sono state censite le strutture extralberghiere
considerate con maggiori profili di rischio e quindi eseguiti
controlli mirati a verificare il rispetto degli adempimenti
previsti dalla Legge regionale numero otto del 2017, che
disciplina l'organizzazione regionale del turismo, le strutture
ricettive e le attività delle imprese del settore, e dall'art.
109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, con
riferimento all'obbligo di comunicazione giornaliera dei
nominativi delle persone alloggiate.
All'esito degli accertamenti condotti da tutti i Reparti
territoriali della provincia - riferisce la guardia di finanza
-, sono state contestate violazioni di carattere amministrativo
nei confronti di 13 strutture, per la mancata comunicazione
dell'inizio attività e della locazione degli alloggi ai
competenti uffici comunali), della legge regionale 8/201, con le
conseguenti sanzioni pecuniarie.
Sono, altresì, state segnalate all'Autorità giudiziaria cinque
persone per violazione dell'art. 109 del Tulps.
La guardia di finanza ha inoltre, individuato un operatore che
- in base agli accertamenti - aveva concesso in locazione
immobili, in assenza di regolare contratto, omettendo altresì di
dichiarare i redditi percepiti, per un importo pari a circa 25
mila euro.
"L'azione di controllo posta in essere dalle Fiamme gialle -
si sottolinea nella loro nota - è finalizzata a garantire gli
interessi dell'Erario e il rispetto delle regole dell'economia
legale e della leale concorrenza, soprattutto in una fase
congiunturale come quella attuale, in cui cittadini ed
imprenditori devono essere maggiormente tutelati dagli effetti
della crisi economica".
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