Nei primi sei mesi del 2022, i
distretti umbri hanno realizzato 452 milioni di euro di
esportazioni, con una crescita di oltre 90 milioni di euro
rispetto al 2021 (+25,1%) realizzando un superamento dei livelli
pre-Covid del +21%. Un quadro che emerge dal Monitor elaborato
dalla Direzione studi e ricerche Intesa Sanpaolo. Secondo la
quale il risultato "appare particolarmente positivo anche nel
confronto con la variazione dei prezzi alla produzione esteri
del manifatturiero italiano, che risulta inferiore sia nel
confronto con il 2021 che con il 2019, segno di un pieno
recupero solo in parte giustificato dalla dinamica dei prezzi".
Secondo lo studio, il miglioramento delle esportazioni
rispetto all'anno precedente è diffuso a tutte e tre le
specializzazioni distrettuali monitorate, con una variazione più
rilevante in termini percentuali per l'olio umbro (+35,9%)
seguito dal mobile dell'Alta Valle del Tevere (+24,7%) e dalla
maglieria e abbigliamento di Perugia (+20,2%).
Tra i mercati di destinazione, gli Stati Uniti si confermano
come il primo di sbocco con oltre 80 milioni di euro, in
crescita del +39%, grazie in particolare alle vendite della
maglieria e abbigliamento di Perugia (+51%) e al distretto del
mobile dell'Alta Valle del Tevere (+22%), che ha raddoppiato il
valore del pre-crisi.
"I dati sui distretti umbri confermano ancora una volta la
capacità di reazione e la forte vocazione all'export delle Pmi
umbre che, anche in un contesto di incertezza come quello
attuale, continuano a pianificare in modo lungimirante il
proprio business" commenta Tito Nocentini, direttore regionale
Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. "Per affrontare questa fase,
tuttavia - aggiunge -, è necessario dare un supporto concreto
alle nostre imprese, soprattutto a quelle più piccole e meno
strutturate che hanno più difficoltà nel trasmettere a valle
l'aumento dei costi. A tal fine abbiamo recentemente varato a
livello nazionale un piano di iniziative da 5 miliardi per le
piccole imprese, che si aggiunge ai 30 miliardi per contrastare
il caro energia già stanziati da inizio anno in favore di Pmi e
famiglie".
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