È arrivata a Perugia la "Santa Maria Maddalena", capolavoro assoluto del Perugino conservato alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, parte delle Gallerie degli Uffizi di Firenze.
L'opera è esposta alla mostra "Nero Perugino Burri" di Palazzo Baldeschi, che è stata prorogata fino al 7 gennaio 2024.
Lo straordinario prestito - spiegano i
promotori - coincide con la notizia del patrocinio alla mostra
da parte del ministero della Cultura, appena concesso per
volontà del ministro Gennaro Sangiuliano.
La "Santa Maria Maddalena", databile intorno al 1500,
rappresenta una delle meraviglie della pittura da cavalletto del
Divin Pittore, che qui risulta più vicino alle atmosfere di
Leonardo e Raffaello, alla quale l'opera è stata occasionalmente
attribuita. Nel settembre di quest'anno, una chiara imitazione
di questo dipinto è stata identificata in una collezione privata
estera.
Come in altre occasioni, per ritrarre la giovane donna Perugino
si è ispirato alla fisionomia della moglie Chiara Fancelli. La
fanciulla è dotata di una bellezza estatica a cui non è estranea
la perfezione delle mani, non a caso scelte per il manifesto
ufficiale della mostra di Palazzo Baldeschi, curata da Vittoria
Garibaldi e Bruno Corà.
L'esposizione "Nero Perugino Burri", organizzata da
Fondazione Perugia in collaborazione con Fondazione Burri, è un
dialogo originale e ambizioso fra i due artisti, separati da
quasi mezzo millennio ma uniti dall'uso sapiente del colore
nero.
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