Si è tenuta l'assemblea annuale di
approvazione del bilancio consuntivo 2023 e previsionale 2024
della Fondazione Umbria per la prevenzione dell'usura.
L'assemblea è stata anche occasione per un confronto e dibattito
tra i soci fondatori e sostenitori benemeriti sugli obiettivi
raggiunti e sulla visione futura della Fondazione stessa che ha
assunto ufficialmente la qualifica di Ente del Terzo settore.
E' emersa una realtà economicamente sana - riferisce un
comunicato della Regione - con un bilancio positivo, così come
negli ultimi anni, e che per ciò che riguarda l'esercizio 2023
registra un cospicuo avanzo di 288 mila euro, avanzo che, come
da indirizzo del socio Regione, dovrà essere impiegato
obbligatoriamente per la realizzazione delle attività
istituzionali, o di quelle a esse direttamente connesse, entro
il 2024.
Lo scorso anno, infatti, grazie alle numerose iniziative realizzate sul territorio, si sono registrate nuove richieste di adesione pervenute dai Comuni di Campello sul Clitunno, Narni e Assisi.
Le nuove adesioni, il sostegno dei
soci prima tra tutti la Regione insieme alla virtuosa gestione
finanziaria, hanno permesso, come detto, di avere maggiore
disponibilità economica da mettere in campo per misure a favore
dell'utenza non tralasciando anche il lato della comunicazione,
aspetto fondamentale per far conoscere alla popolazione i
servizi erogati.
La scrittura, inoltre, di un nuovo regolamento interno,
fondato sui principi di trasparenza, rapidità ed efficienza,
permette di offrire agli assistiti una linea guida chiara ed
immediata sull'assistenza che possono aspettarsi dalla
Fondazione e sull'iter che occorre seguire per poter beneficiare
delle azioni della stessa.
Il presidente della Fondazione, Fausto Cardella, ha ricordato
i tanti interventi che in breve tempo hanno aiutato
economicamente centinaia di famiglie: Caro-vita, per sostenere
le spese impreviste che rischiano di mandare in crisi le
famiglie umbre. Il progetto è stato ideato d'intesa con la
Regione Umbria e finanziato con 123 mila euro provenienti dalla
contribuzione straordinaria della stessa Regione, dalla
donazione della Consulta delle Fondazioni delle Casse di
Risparmio dell'Umbria, dell'Inner Wheel di Perugia, distretto
209 e da un ulteriore contributo della Fondazione stessa. A
breve partirà un analogo progetto dal nome "Piano Casa". Tutela
del sovraindebitamento, con cui la Fondazione potrà erogare un
contributo a fondo perduto (massimo di 5.000 euro) per far
fronte ai costi di avvio della procedura di sovraindebitamento,
costi che sarebbero proibitivi per chi già si trova in
condizione di difficoltà. Non vanno poi dimenticate le
convenzioni bancarie. Oltre al rinnovo di quelle con la Banca di
Credito Cooperativo di Spello e del Velino e con la Banca di
Credito Cooperativo di Spello e Bettona, è stata conclusa la
stipula della convenzione con Banca Intesa San Paolo S.p.A.
Inoltre, è al vaglio la possibilità di stipulare convenzioni
ulteriori con Unicredit e con Banco di Desio Per ciò che
concerne i protocolli d'intesa, vi è stato un capillare lavoro
nella direzione della costruzione di nuove intese e
collaborazioni, come il Protocollo d'intesa con il Comando
legione carabinieri "Umbria", per una collaborazione
bidirezionale nella lotta all'usura; il protocollo con Comune di
Perugia, Ordine dei dottori commercialisti della provincia di
Perugia e Unione nazionale consumatori Umbria per lo sviluppo di
un progetto sui temi dell'educazione finanziaria e della tutela
del risparmio nelle scuole medie e superiori; il protocollo
2024-2026 con la Rai per creare una rete sempre più ampia di
attori impegnati nel sostegno e nel contrasto al fenomeno.
Sempre a sostegno degli assistiti, è stata stipulata una
convenzione con Brugnoni Group Sanità allo scopo di ottenere
agevolazioni e sconti per gli utenti della Fondazione. Siglati
ulteriori protocolli con istituzioni locali e associazioni di
volontariato, per la promozione della conoscenza e
dell'informazione dell'attività svolta dalla Fondazione e che
hanno coinvolto il Comune di Foligno, di Città di Castello, di
Acquasparta e l'Associazione carabinieri in congedo, il Comune
di Narni, nonché con l'Associazione Adoc.
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