Una lettera di scuse e il
versamento di un risarcimento per l'associazione Omphalos,
rappresentata dall'avvocata Elena Bistocchi, fanno parte di un
accordo tra indagati e parte civile che ha portato il tribunale
di Perugia a concedere la messa alla prova, con lo svolgimento
di un programma di attività obbligatorie di pubblica utilità, a
quattro persone rinviate a giudizio per gli insulti ricevuti
dall'associazione sulle piattaforme social nel 2019.
"Al rogo", "ve ce vorrebbe il fascismo almeno lo provate",
"giù di manganello", "merce da termovalorizzare", "radere al
suolo per il bene dei normali", "se comandavo io eravate tutte
saponette" alcuni delle frasi rivolte a Omphalos - si legge in
un suo comunicato - a seguito di un post su Facebook che
ricordava il Perugia pride.
Per Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos Lgbti, "non è
pensabile che si possa utilizzare una simile violenza in modo
così gratuito e pensare di farla franca". "Insultare le persone
per il loro orientamento sessuale o per la loro identità di
genere - aggiunge - non può essere più considerata solo
ignoranza. Auspichiamo che la lettera di scuse e i lavori
socialmente utili che queste persone saranno chiamate a fare,
gli permettano di riflettere su quanto hanno commesso. Un
ringraziamento particolare va all'avvocata Elena Bistocchi che
ha seguito per l'associazione l'intero procedimento".
L'associazione, con il proprio gruppo legale, ha annunciato
di essere già al lavoro su altri commenti di odio, sempre
ricevuti via social, in occasione del più recente Umbria pride
del primo giugno scorso e che anche per questi verrà presentata
"a breve" una denuncia alla polizia postale di Perugia.
"Omphalos è intenzionata a proseguire, continuando a
denunciare chiunque si permetta di utilizzare odio e
diffamazione tramite social - conclude il presidente Bucaioni -
se c'è ancora qualcuno che pensa di poter seminare odio e
violenza contro le persone omosessuali e transessuali senza
nessuna conseguenza farà bene a ricredersi. Chi semina odio
raccoglierà denunce".
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