Le forti piogge dell'8 ottobre
hanno interessato anche le campagne umbre causando l'allagamento
di campi, frane, smottamenti, oltre a numerose cadute di rami. È
quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti Umbria
in riferimento al maltempo che nella regione ha provocato anche
l'esondazione di diversi corsi d'acqua. Tra le zone più
interessate quelle del Perugino, le colline marscianesi e
l'Orvietano.
I forti temporali con precipitazioni violente - sottolinea
Coldiretti - hanno provocato danni sui terreni che non riescono
ad assorbire l'acqua che tende ad allontanarsi per scorrimento
con frane e smottamenti; terreni peraltro già carichi d'acqua
per le precedenti piogge dei giorni scorsi. Una situazione che
penalizza pure le operazioni di raccolta dell'oliva e le aree
dove ancora si vendemmia.
"Nella nostra azienda - racconta Luca Grasselli, imprenditore
agricolo di Colombella di Perugia - il maltempo di ieri ha
provocato pesanti allagamenti con tanta pioggia caduta in
pochissimo tempo nel primo pomeriggio, che ha causato
l'esondazione dei fossi superando gli argini del fiume,
inondando i nostri campi che dovevano essere preparati per le
semine che rischiano ritardi. L'acqua in alcuni terreni -
prosegue Grasselli - è arrivata pure a minacciare le nostre
mucche al pascolo.
"Si tratta degli effetti dei cambiamenti climatici in atto
che - ricorda Coldiretti - si manifestano nel Paese con una
maggiore frequenza con cui si verificano eventi estremi,
sfasamenti stagionali e una modificazione della distribuzione
delle piogge".
"Anche per questo - sostiene Coldiretti - riemerge ancora una
volta la necessità di una sempre più attenta manutenzione del
territorio, con le aziende agricole che possono in quest'ambito
svolgere un'azione rilevante, coordinata con gli enti pubblici,
stante la multifunzionalità delle imprese agricole e il
principio di sussidiarietà".
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