"Al Santuario della Spogliazione
ricordiamo che Francesco si spogliò fino alla nudità", a Carlo
"è stato chiesto di lasciarsi spogliare addirittura della vita e
della giovinezza, per fare con Gesù, non su questa terra, ma dal
cielo, un lavoro che ha dell'incredibile, come influencer della
santità, della gioia, della vita piena":lo ha detto il vescovo
di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, ogg nell'omelia della
messa nella memoria liturgica del beato Carlo Acutis, lo
studente lombardo quindicenne morto il 12 ottobre 2006,
celebrata nella chiesa di Santa Maria Maggiore - Santuario della
Spogliazione ad Assisi, dove Acutis è sepolto.
"Carlo è ancora beato. Ma ormai il segno dal cielo è
arrivato, perché egli possa essere dichiarato santo. Un segno
arrivato - ha ricordato il vescovo - con la guarigione di una
ragazza del Costa Rica. Carlo sarà dunque presto 'san' Carlo. Ma
questo titolo non lo sbalzerà a un'altezza irraggiungibile. Al
contrario, continueremo a sentirlo, proprio come si sente un
amico, semplicemente, Carlo!".
"Per questo - ha detto il vescovo - mi è sembrato bello
comporre, in vista della canonizzazione, una nuova preghiera,
che lo ritrae nei suoi tratti caratteristici. Una preghiera che
si potrà cominciare a recitare fin da ora".
Questi alcu ni versi della preghiera:
"Carlo, sorriso di cielo
per questa terra ferita e senza pace,
noi lodiamo Dio
per la tua vita semplice, gioiosa e santa.
Tu hai accolto con fiducia
di essere spogliato della tua giovinezza
per dedicarti in cielo, con Gesù e Maria,
a una missione di amore senza confini.
Riposando col tuo corpo mortale
dove Francesco d'Assisi
si spogliò d'ogni bene terreno,
tu gridi con lui al mondo
che Gesù è tutta la nostra gioia".
Sempre in memoria di Carlo Acutis, nella Sala dei Vescovi
all'interno del Santuario della Spogliazione, è stata inaugurata
la mostra dei miracoli eucaristici, che resterà esposta al
pubblico fino a metà novembre.
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