E' accusata anche di avere
sottratto il borsello a un uomo avvicinato con la scusa di farsi
dare un passaggio una peruviana di 27 anni a carico della quale
e di un perugino settantaduenne la squadra mobile di Perugia ha
dato esecuzione a un'ordinanza emessa dal gip con la quale è
stata disposta la custodia cautelare in carcere e degli arresti
domiciliari, nei confronti dei due ritenuti gravemente indiziati
di furto aggravato, rapina, estorsione, lesioni personali e
tentato furto in concorso, commessi, in periodi diversi, ai
danni di cinque persone.
Le indagini sono state avviate lo scorso mese di luglio,
quando la donna - secondo la ricostruzione degli investigatori
-, dopo avere avvicinato una delle vittime con la scusa di farsi
dare un passaggio, l'ha condotta in un parcheggio isolato a
Ponte San Giovanni e una volta in sosta gli ha intimato di
consegnargli i soldi. Dopodiché ha ricostruito la polizia è
stata raggiunta dal 72enne che ha intimorito l'uomo brandendo un
bastone. È stato in quel contesto che la vittima, disorientata,
è stata aggredita dalla donna - si legge in un comunicato
diffuso dalla Procura di Perugia -, la quale, dopo avergli
strappato il borsello, si è data alla fuga insieme al presunto
complice.
La visione dei filmati di videosorveglianza, i servizi di
osservazione e gli ulteriori approfondimenti svolti subito dopo
i fatti hanno consentito al personale della squadra mobile di
Perugia di risalire all'identità dei due soggetti ritenuti
coinvolti nei fatti.
A seguito dell'articolata attività investigativa sono emersi
ulteriori indizi che hanno fatto ritenere agli inquirenti che la
donna, insieme al 72enne e ad un altro soggetto, allo stato
ignoto, fosse coinvolta, quale esecutrice materiale, in altri
sei episodi analoghi in varie zone della città. L'accusa ritiene
che, in alcuni casi in concorso con il 72enne e con soggetti
rimasti allo stato ignoti, utilizzando le stesse modalità
operative avrebbe avvicinato la potenziale vittima con avances
sessuali e, dopo essersi fatta accompagnare in un luogo
appartato, estorceva loro il denaro di cui disponevano.
Successivamente, con l'ausilio di un complice - che in più
occasioni si sarebbe avvalso dell'uso di una torcia per
"accecare" l'uomo - aggrediva la vittima per poi fuggire.
Dalla ricostruzione emerge che nell'ultimo episodio,
avvenuto in pieno giorno, in una via molto trafficata e alla
presenza di numerosi passanti, la vittima, nel tentativo di
opporsi, è stata violentemente aggredita con calci e pugni,
riportando lesioni giudicate guaribili in 40 giorni.
La donna è stata quindi rintracciata e rinchiusa nel carcere
di Perugia e l'uomo messo ai domiciliari.
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