"L'Italia ripudia la guerra": lo
ribadisce con forza la campagna "R1pud1a" di Emergency che ha
preso il via il 2 e 3 novembre in occasione della Giornata
dell'Unità nazionale e delle Forze armate: anche Foligno è stata
fra le oltre 60 città italiane in cui si sono riuniti i
volontari dell'associazione per riaffermare l'importanza e
l'adesione all'articolo 11 della Costituzione italiana:
"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla
libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali".
A Foligno in largo Carducci il 2 novembre dalle 18.00 alle
19.00 si è svolto un flash mob. "In un momento in cui la guerra
sembra inevitabile e sono 56 i conflitti aperti nel mondo -
spiega l'associazione in una sua nota - l'appello di Emergency
diffonde il messaggio della nostra Costituzione. L'associazione
dalla sua fondazione è intervenuta in 21 Paesi, curando, in
tutte le sue strutture oltre 13 milioni di pazienti nel mondo.
Oggi l'organizzazione è presente in otto Paesi del mondo, tre
dei quali con un conflitto in corso: il Sudan, l'Ucraina e la
Striscia di Gaza in Palestina. Proprio grazie alla sua
esperienza sul campo Emergency afferma, ancora una volta, che il
90% dei morti e dei feriti sono civili e che la spesa di un F-35
vale quanto 3.244 posti letto di terapia intensiva".
"La nostra storia ci dice di non tacere - conclude Emergency
nel suo appello - di impegnarci per abolire la guerra, di non
perdere mai di vista le vittime. Non ci stancheremo di
ripeterlo: Emergency ripudia la guerra, come tantissimi in
Italia. Con questa campagna è il Paese in prima persona a
potersi esprimere. Perché il senso della Costituzione è
inequivocabile e le persone possono darle nuova voce e farla
vivere ancora. Perché dire 'no alla guerra' è ovunque
un'aspirazione ma è anche un modo per rispettare la storia del
nostro Paese e dimostrare che la nostra Costituzione è ancora
'lettera viva'".
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