"Il Centro nazionale sulla
biodiversità di Palermo" del Cnr ha a Porano "un suo braccio
operativo importantissimo. Noi crediamo molto in questo tipo di
ricerca, crediamo anche nella capacità degli enti di ricerca e
delle università di essere di supporto ai territori.
Un'iniziativa come questa, ossia il recupero in una bellissima
villa settecentesca, la tutela di posti di lavoro, ma anche
della bellezza, della cultura, insieme alla tutela della
scienza, dovuta alla capacità della Provincia di essere
prospettica, è il coronamento di un percorso perfetto": a dirlo
è stata la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria
Bernini, a margine della visita alla sede di Villa Paolina a
Porano (Terni) dell'Istituto di ricerca sugli ecosistemi
terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iret).
La ministra è stata accolta dal direttore dell'istituto
Carlo Calfapietra, dalla presidente del Cnr, Maria Chiara
Carrozza, e da quella della Provincia di Terni, Laura Pernazza.
A Porano, ha proseguito Bernini, dunque "noi facciamo
scienza nella bellezza nella cultura, ristrutturiamo una
splendida villa, e portiamo un risultato estremamente innovativo
alla scienza italiana".
La villa, di proprietà della Provincia, ospita l'istituto
dal 1982 e recentemente è stata nuovamente concessa in comodato
ad uso gratuito al Cnr, con un contratto dalla durata di 35
anni. È inoltre prevista un'operazione di ristrutturazione e
rilancio dell'immobile, dall'importo di quasi 3 milioni di euro,
finanziati dal Mur al Cnr, operazione che dovrebbe concludersi
entro il dicembre 2028.
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