Il mantenimento del
Cnr-Iret a Villa Paolina, a Porano, e lo stanziamento di quasi 3
milioni di euro per la sua riqualificazione "consentiranno un
duplice obiettivo: preservare un centro di ricerca in una
location fantastica e mantenere i posti di lavoro in questo
sito": a dirlo è stata la presidente della Provincia di Terni,
Laura Pernazza, durante la visita della ministra dell'Università
e della Ricerca, Anna Maria Bernini, all'istituto, dove lavorano
circa 40 persone.
Pernazza ha sottolineato che il nuovo contratto di comodato
d'uso gratuito dell'immobile firmato dalla Provincia,
proprietaria, e dal Cnr, dalla durata di 35 anni, "è arrivato
dopo un lavoro di squadra molto lungo" a causa delle "difficoltà
della burocrazia". "Ci sarebbe dispiaciuto perdere un'eccellenza
- ha proseguito - ma siamo riusciti e trovare una soluzione e a
garantire la permanenza di questo centro, a condizione che
vengano eseguiti i lavori di ristrutturazione e che sia
confermata la collaborazione con le istituzioni locali e
scolastiche".
L'importanza del centro, all'interno della ricerca in
ambito di biodiversità e sostenibilità ambientale portata avanti
dal Cnr, è stata sottolineata anche dal direttore dell'istituto
Carlo Calfapietra, e dalla predidente del Cnr, Maria Chiara
Carrozza, presenti anche loro alla visita della ministra. "Il
Centro nazionale di biodiversità è una delle iniziative del Pnrr
più importanti per il Cnr" ha detto Carrozza, rimarcando che
l'istituto di Porano "è uno dei suoi punti di riferimento più
importanti, perché qui ci occupiamo di ricerca sugli ecosistemi
terrestri".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA