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Agabiti-Melasecche, su alloggi universitari Barcaioli smentito

Agabiti-Melasecche, su alloggi universitari Barcaioli smentito

Per i due consiglieri regionali 'parlano i fatti e i numeri'

PERUGIA, 21 marzo 2025, 12:00

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Le dichiarazioni dell'assessore regionale Fabio Barcaioli, secondo cui l'Umbria avrebbe perso un'opportunità nella realizzazione di alloggi universitari, sono smentite in maniera plateale dai fatti e dai numeri": lo affermano in una dichiarazione congiunta i consiglieri regionali Paola Agabiti (Fratelli d'Italia) ed Enrico Melasecche (Lega).
    "I dati parlano chiaro: dal 2022 al 2024 - spiegano Agabiti e Melasecche in una nota della Regione - i posti letto per studenti universitari sono raddoppiati, passando da 700 a 1.400 tra Perugia e Terni-Narni per l'anno accademico 2024-2025, a cui si aggiungono quelli in corso di realizzazione.

Parlare di occasione mancata significa ignorare un investimento strutturato che ha consentito di incrementare l'offerta abitativa per gli studenti senza consumare un solo metro quadrato di suolo.

Tutti gli interventi sono stati realizzati all'insegna della rigenerazione urbana, recuperando immobili esistenti e riportando vitalità in quartieri che la sinistra aveva abbandonato al degrado. Le parole dell'assessore sono semplicemente parole in libertà, che danno fiato a posizioni di associazioni di parte, spesso orchestrando polemiche strumentali per alimentare un clima di insoddisfazione privo di fondamento".
    "L'azione coordinata tra Regione, Adisu, Ater e Università, senza dimenticare il coinvolgimento di altri soggetti come Rfi, ha permesso - aggiungono Agabiti e Melasecche - di attuare una strategia di recupero edilizio efficace. Solo pochi mesi fa il ministero dell'Università e della ricerca ha stanziato per l'Umbria 30 milioni di euro per realizzare ulteriori alloggi universitari, in particolare nel Complesso residenziale universitario di viale Zefferino Faina, e ancora prima al Collegio di San Francesco al Prato. Ma in generale si pensi anche alla riqualificazione del Collegio Agraria, all'ex Fatebenefratelli, all'immobile di San Sisto, al Fabbricato Viaggiatori di Fontivegge, alla Casa dello studente in via Innamorati e al recupero dell'Ottagono: tutti esempi concreti di una gestione attenta e strategica".
    "Ma non è tutto. Mentre Barcaioli ha già annunciato tagli ai bonus per centri estivi, borse di studio e formazione che si abbatteranno sui bilanci familiari - proseguono i consiglieri - la Giunta Tesei ha lavorato per fare dell'Umbria un modello nella lotta alla dispersione scolastica riconosciuto a livello nazionale, garantendo il diritto allo studio con investimenti mirati e una copertura totale per ogni studente idoneo alle borse di studio. Nell'anno accademico 2024-2025, su 8.758 domande, 7.185 sono risultate idonee e tutte hanno trovato copertura, con un investimento di 25 milioni di euro tra fondi ministeriali, regionali e europei. Non solo. Mentre la Giunta Proietti si prepara a tartassare gli umbri con aumenti indiscriminati, noi abbiamo azzerato le tasse per gli studenti universitari con la cosiddetta 'no tax area'. Sono stati erogati contributi straordinari in relazione alle tasse universitarie per gli studenti delle università e delle altre istituzioni di istruzione terziaria (accademia e conservatorio) con Isee inferiore a 30mila euro a partire dall'anno accademico 2020-2021. Un investimento complessivo per oltre 6 milioni di euro che ha consentito l'erogazione di contributi agli studenti pari all'ammontare della tassa regionale per il diritto allo studio universitario. Vedremo ora se l'assessore Barcaioli saprà fare altrettanto o volterà le spalle anche agli studenti che hanno beneficiato dell'azzeramento delle tasse".
    "Un impegno - concludono Agabiti e Melasecche - che ha riguardato anche le mense universitarie, con interventi per la Mensa di Medicina di San Sisto e per la mensa centrale di via Pascoli, garantendo così strutture adeguate agli studenti. Ora vedremo se Barcaioli saprà mantenere gli stessi standard. Ma se le premesse sono queste, sarà difficile che l'Umbria possa conservare il livello di servizi e diritti costruito negli anni".
   

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