"Prendiamo atto con stupore e
forte preoccupazione che la Giunta regionale sul tema della
sanità sta andando nella direzione contraria rispetto a quella
auspicata da cittadini e operatori": così il gruppo del Partito
democratico in Assemblea legislativa sulla preadozione del Piano
sanitario regionale.
"Ciò che appare più grave - proseguono i consiglieri del Pd -
è il fatto che non siano state minimamente affrontare le
criticità che l'emergenza Covid-19 ha svelato drammaticamente in
questi mesi e che hanno comportato disagi e preoccupazioni a
tutti i livelli. Queste inadeguatezze potevano essere risolte
solo investendo davvero su una riorganizzazione lungimirante in
cui il potenziamento dell'alta specialità, da una parte, e
quello della sanità territoriale, dall'altra, portassero a
migliorare la qualità complessiva del sistema dei servizi specie
quelli di prossimità, gli unici che in grado di assicurare
servizi e prestazioni a misura di cittadino. Invece è stata
scelta la strada dell'autoreferenzialità dettata da logiche
opposte a quelle dei bisogni reali di salute e prevenzione. In
particolare il taglio dei distretti sanitari e il conseguente
schema di accorpamento territoriale che è stato proposto,
rischiano di portare la sanità pubblica al definitivo collasso.
Scelte operate a tavolino che dimostrano la scarsa conoscenza
del territorio, dei fabbisogni reali di personale e strutture
medico sanitarie. Tutto ciò preoccupa, ma non stupisce, visto
che sono mesi che l'assessore Coletto e la presidente Tesei
rifiutano il confronto con il mondo della sanità regionale che
ha più volte fatto sentire il proprio grido di allarme.
Riteniamo dunque indispensabile che il testo preadottato sia da
considerare solo come una prima bozza di lavoro che deve portare
a tutt'altre scelte. Se così non fosse, questa Giunta regionale
avrà la responsabilità storica di aver scelto un modello di
sanità ben lontano da quello che per decenni è stato garantito
ai cittadini umbri attraverso adeguato livelli di qualità,
appropriatezza, efficienza ed economicità del sistema. Non
permetteremo che la sanità regionale venga progressivamente
smantellata. Non permetteremo - concludono i consiglieri del Pd
- che si apra la strada ad una privatizzazione di fatto che è
quanto di più iniquo si possa immaginare".
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