L'Assemblea legislativa
dell'Umbria ha approvato a maggioranza la proposta di atto di
indirizzo preliminare della Giunta regionale "Umbria 2030.
Impresa, persona, territorio per una crescita sostenibile,
diffusa ed inclusa. Orientamenti strategici per la
programmazione europea Fesr e Fse 2021-2027".
Per l'Umbria, si legge nell'atto, la programmazione europea
2021-2027 è il primo ciclo europeo nella nuova categoria della
"Regioni in transizione". Questo consente di incrementare le
risorse a disposizione, arrivando a oltre 800 milioni di euro,
ma rappresenta anche la "certificazione del fallimento delle
politiche della precedente programmazione".
L'obiettivo ora è traguardare la Regione - spiega una nota
dell'ente - verso una crescita sostenibile e inclusiva. I tre
assi della nuova programmazione sono impresa, persona e
territorio. L'impresa, senza la quale non è possibile la
produzione di ricchezza ed occupazione; la persona, senza la
quale non è assicurata la coesione e la crescita sociale ed
infine il territorio, che deve essere rispettato e valorizzato,
senza temere l'innovazione. In questa fase particolare si punta
ad integrare le risorse comunitarie del Fondo europeo di
sviluppo regionale (Fesr) e del Fondo sociale europeo (Fse), con
quelle del Pnrr e del Fondo di Sviluppo e coesione, usandoli in
maniera complementare.
Inoltre è indispensabile saperli mettere a terra e avviare la
progettazione, oltre alla programmazione, dando gambe e
attuazione ai cinque obiettivi strategici: un'Europa più
intelligente, attraverso la promozione di una trasformazione
economica innovativa; un'Europa più verde e a basse emissioni di
carbonio attraverso la promozione di una transizione verso
un'energia pulita ed equa, di investimenti verdi e blu,
dell'economia circolare, dell'adattamento ai cambiamenti
climatici e della gestione e prevenzione dei rischi; un'Europa
più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità e della
connettività regionale alle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione; un'Europa più sociale e inclusiva attraverso
l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali; un'Europa
più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo
sostenibile e integrato delle zone urbane, rurali e delle
iniziative locali.
L'obiettivo è migliorare la capacità innovativa e competitiva
dell'Umbria, dedicando attenzione alla crescita della
produttività, alla promozione dei fattori di rinnovamento, al
riposizionamento dei settori produttivi, all'innovazione e
all'internazionalizzazione delle imprese, combinando economia e
qualità ambiente, rafforzando cultura e turismo, sviluppando
forti relazione tra scuola, università e lavoro per far crescere
le competenze. Senza dimenticare percorsi di inclusione sociale
e interventi per giovani e donne. Con questo provvedimento si
punta a dare risposte concrete, velocizzare i processi
decisionali coinvolgendo le società in house che saranno braccio
operativo dell'Esecutivo con bandi veloci e semplici.
I tempi di attuazione saranno fondamentali, individuando
priorità strategiche e puntando sulla semplificazione
amministrativa. L'obiettivo degli orientamenti strategici è
quello di liberare le energie vitali del tessuto economico
umbro, definendo un nuovo orizzonte con una regione più vivace.
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