L'Assemblea legislativa
dell'Umbria ha approvato a maggioranza la mozione promossa dalla
consigliera della Lega Manuela Puletti che prevede "azioni volte
a sensibilizzare il non utilizzo all'interno delle mense
scolastiche umbre dei 'Novel food'".
L'atto di indirizzo impegna la Giunta regionale a "promuovere
una campagna di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e
grado presenti sul territorio regionale, riguardante
l'importanza di una corretta alimentazione basata sul consumo
imprescindibile, di prodotti a filiera corta delle aziende
agricole umbre, affinché in tal modo, si possa evitare
l'utilizzo dei 'Novel food' nelle mense scolastiche".
Illustrando l'atto all'Aula durante una seduta precedente,
Puletti aveva sottolineato - secondo quanto riferisce un
comunicato della Regione - che "la scuola esercita la sua
funzione educativa anche attraverso la ristorazione scolastica,
che rappresenta il luogo privilegiato per l'educazione
alimentare. L'obiettivo della ristorazione scolastica, non si
limita oggi al mero sostentamento alimentare, ma contribuisce
anche alla promozione di comportamenti alimentari idonei al
miglioramento dello stato di salute, favorisce l'accrescimento
culturale e stimola alla socializzazione e all'uguaglianza tra
alunni che magari provengono da tradizioni, etnie, o strati
sociali diversi tra loro. Il servizio di ristorazione, deve
ovviamente fornire un pasto appropriato, in un contesto
adeguato, assicurandone la qualità nutrizionale e il pasto in
mensa ha anche il ruolo di orientare, attraverso un approccio
educativo, il comportamento alimentare del bambino verso uno
stile salutare e consapevole, elevando il livello qualitativo
dei pasti e mantenendo saldi i principi di sicurezza alimentare.
La valenza educativa arriva oltre le mura scolastiche
raggiungendo tutta la famiglia, sia tramite lo stesso bambino
che può raccontare a casa le conoscenze acquisite a scuola, sia
direttamente, consultando il menù scolastico e acquisendone la
composizione".
"Dal 22/o rapporto 'Ecosistema scuola' di Legambiente, appena
pubblicato, - ha ricordato - arrivano dati entusiasmanti sulla
qualità del servizio mensa nelle scuole del Paese: il 96,5 per
cento dei bandi delle amministrazioni comunali per
l'assegnazione del servizio mensa richiede la somministrazione
di pasti biologici; il 97,6 per cento la stagionalità degli
alimenti; la media di biologico nei pasti è del 59,4 per cento;
le mense in cui vengono serviti pasti con prodotti Igp e Dop
sono il 77,3 per cento quelle con prodotti a Km0 sono l'84,3 per
cento. Dal 26 gennaio 2023 possono essere commercializzate
nell'Unione europea le larve del verme della farina minore
congelate, in pasta, essiccate. L'autorizzazione, proposta dalla
Commissione europea e approvata dagli Stati Ue, segue quella
concessa, a partire dalla fine del 2021, prima alle larve gialle
della farina, poi alla locusta migratoria e da ultimo ai grilli
sempre in forma congelata, essiccata o in polvere. La
Commissione europea avrebbe già ricevuto molte altre domande di
commercializzazione, che ad oggi sono in attesa di istruttoria
ma, le recenti decisioni lascerebbero presagire che l'elenco
degli insetti commestibili e vendibili liberamente nell'Ue
potrebbe pure allungarsi. Bruxelles infatti vedrebbe gli
insetti, e le proteine alternative in generale, come una
risposta all'aumento del costo delle proteine animali, del loro
impatto ambientale, dell'insicurezza alimentare, della crescita
della popolazione e della corrispondente, crescente domanda di
proteine tra le classi medie. Inoltre, non sarebbero
completamente noti gli standard di qualità con cui le produzioni
di questi esseri viventi avvengono, in alcune aree del Mondo
(sud-est asiatico) fornitrici della materia prima, ai Paesi
membri della Comunità europea. Secondo una recente indagine
condotta da Coldiretti-lxé, il 54 per cento degli italiani è
contrario agli insetti a tavola, il 24 per cento è indifferente,
solo il 16 per cento è favorevole e il 6 per cento non risponde
e per la grande maggioranza della popolazione il cibo a base di
insetti è considerato 'estraneo alla cultura nazionale'. Il
consumo dei 'Novel food' a base di insetti, è promosso
quotidianamente, soprattutto sui canali social, da personalità
del mondo dello spettacolo di fama internazionale, oltre che da
campagne promozionali organizzate dalle grandi multinazionali,
pronte ad ingaggiare anche i cosiddetti influencer, per
raggiungere sul web soprattutto le nuove generazioni, per quello
che sembra apparire a tutti gli effetti, come un vero e proprio
attacco alla sovranità alimentare nazionale e ai sani valori
nutrizionali alla base della celeberrima dieta mediterranea".
Essendo stata già presentata la mozione è stata dunque solo
votata: 10 voti favorevoli (Lega - FdI); due contrari (Bori Pd,
De Luca M5S); due astenuti (Bianconi (misto), Fora (Patto
civico); due non partecipanti al voto (Bettarelli Pd,
Porzi-misto).
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