"Credo che l'Europa debba fare una
riflessione sui tempi del Pnrr, per uno spostamento in avanti
ovviamente non illimitato, ma sicuramente per un tempo che sia
più congruo alla realizzazione dei progetti": lo ha affermato la
presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, manifestando,
in un'intervista a Rai Radio Uno, preoccupazioni a causa del
conflitto tra Russia e Ucraina. A suo avviso sarebbe necessario
rivedere le tempistiche previste dal Piano nazionale di ripresa
e resilienza "perché al momento i progetti devono essere
pensati, attuati e rendicontati entro il 2026".
"Un termine che purtroppo - ha sostenuto Tesei - a causa di
questi fatti così drammatici e importanti per l'Europa, non so
se sarà possibile rispettare. Sarebbe un errore imperdonabile,
quindi, non cercare di risolvere la questione anche da questo
punto di vista".
La guerra inoltre acuisce questioni come crisi energetica e
caro prezzi. E mentre da una parte si parla di riaprire le
centrali a carbone dall'altra si spinge sulla transizione
ecologica. In questa direzione, come ha inoltre ricordato Tesei,
vanno i progetti dedicati alla riconversione delle centrali a
carbone o all'apertura di quelle a idrogeno: "Siamo in linea da
questo punto di vista - ha detto riferendosi all'Umbria -, visto
che abbiamo due centrali a carbone ormai chiuse per le quali
abbiamo presentato progetti di riconversione a idrogeno. Per il
quale stiamo lavorando pure per una centrale utile alla
sostenibilità energetica di un'azienda molto energivora come
l'Ast, mentre già abbiamo ottenuto l'ok per il progetto del
treno idrogeno che da Terni passerà a Rieti, l'Aquila per
arrivare a Sulmona".
La presidente umbra ha manifestato anche preoccupazione per le
esportazioni, con il mercato russo che rappresenta "una fonte
rilevante". "Abbiamo aziende leader - ha aggiunto - e
riconosciute in tutto il mondo, specialmente quelle del lusso e
per il settore del cachemire. Speriamo quindi che questa
situazione si possa appianare perché quello che abbiamo
riscontrato nel 2021 è una ripresa molto evidente del comparto
industriale ed economico della regione. Interrompere questo
processo virtuoso - ha concluso Tesei - ci fa preoccupare
molto".
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