L'ottava edizione del premio di
laurea "Peccati-Crispolti", istituito dalla Regione nel ricordo
delle due dipendenti uccise al lavoro il 6 marzo 2013, è andata
a Veronica Benedetti. E' rivolto a laureate e laureati
dell'Università degli Studi e di quella per Stranieri di Perugia
che abbiano fatto tesi di laurea in tema di pubblica
amministrazione. Nel salone d'Onore di Palazzo Donini la
consegna, dopo una breve cerimonia tenuta in precedenza
all'ingresso della sede regionale del Broletto, alla presenza
dei familiari delle vittime.
Familiari che sono poi intervenuti anche alla cerimonia di
premiazione, consegnando il premio a Veronica Benedetti (tra
l'altro assessore comunale a Castel Ritaldi) per la tesi in
Diritto amministrativo alla facoltà di Giurisprudenza, con la
professoressa Livia Mercati, dal titolo "Trasparenza, privacy e
accesso ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni".
Lavoro che la stessa Benedetti ha dedicato anche ai familiari
delle due dipendenti uccise.
Una tragedia "ancora viva nella memoria della Regione e di
tutta la comunità regionale", un fatto "che ci lascia ancora
sgomenti", ha detto l'assessore regionale Paola Agabiti. Insieme
a lei anche il rettore dell'Università degli studi di Perugia
Maurizio Oliviero, il quale ha voluto rimarcare "un grande senso
di riconoscenza e gratitudine per le due dipendenti, a
simboleggiare il grande contributo che le pubbliche
amministrazioni danno al Paese".
A dare lettura delle motivazioni per il conferimento del
premio (che prevede tra l'altro un tirocinio extra curriculare
di sei mesi per 30 ore settimanali) sono state poi le
professoresse Dianella Gambini e Alessandra Valastro della
commissione giudicatrice presieduta da Giuseppe Merli, dirigente
del Servizio regionale Istruzione. La tesi, è stato
sottolineato, "oltre che coerente con le finalità del bando
offre delle soluzioni alle nuove sfide delle pubbliche
amministrazioni, come quelle della trasparenza e dell'accesso
alle informazioni".
A soffermarsi sulla valenza del premio che ha l'obiettivo di
"rimarcare il ruolo del capitale umano" è stata ancora
l'assessore Agabiti perché "è di stimolo alle nuove generazioni
per far accrescere anche le proprie competenze oltre che a
rappresentare la dedizione al lavoro e l'impegno costante per
far funzionare la macchina regionale".
Grazie al concorso, come è stato quindi evidenziato, si vuole
far crescere anche una "nuova consapevolezza" intorno al ruolo
della pubblica amministrazione per far "riappropriare" il
cittadino di un senso di fiducia verso questa.
Secondo il rettore Oliviero, pertanto, l'esempio di Daniela e
Margherita "impone oggi una riflessione". "C'è un rapporto tra
la qualità dell'amministrazione e il valore civico dei cittadini
che è molto stretto" ha affermato. "Certo, la pubblica
amministrazione deve essere rinnovata - ha aggiunto - e va resa
più efficace ed efficiente, ma va soprattutto collegata al senso
civico dei cittadini".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA