"Sono iniziati i lavori di
sondaggio del terreno dove dovrà essere realizzato il
semi-svincolo di Scopoli e questo dunque porterà al
completamento del progetto definitivo": a dirlo è l'assessore
regionale alle infrastrutture Enrico Melasecche. "Condivido
l'entusiasmo del Comitato per lo svincolo di Scopoli, perché è
anche il mio, nel vedere che le trivelle hanno iniziato a
sondare il terreno dove andrà ad insistere il semi svincolo, che
finalmente va a chiudere una battaglia delle popolazioni che da
un decennio sognano di poter essere collegate a Foligno ed a
tutti i servizi, oltre a dare alla valle del Menotre quella
ulteriore possibilità di sviluppo che solo un collegamento agile
comporta" ha aggiunto in una nota della Regione.
"Ricordo molto bene - ha sottolineato l'assessore - che una
delle prime missioni 'romane' che feci ad inizio 2020 da neo
assessore regionale fu proprio per cercare di resuscitare i due
progetti residui della Società Quadrilatero in Umbria: lo
svincolo di Scopoli e la Variante Sud di Foligno. Il primo
appariva ai cittadini che popolano i centri della valle ed in
particolare al Comitato presieduto dall'avv. Alessio Fiacco una
grande cattiveria nei loro confronti che la politica e la
collegata burocrazia non erano riuscite a superare. Il secondo
era di fatto fermo su un binario morto dopo tanti anni di tira e
molla e non ci credeva più nessuno se non pochi amministratori e
cittadini tenaci che non sono facili ad arrendersi a situazioni
di palese irrazionalità con argomentazioni ufficiali che
appaiono assurde agli occhi della gente. Soprattutto per le
conseguenze a cui portano, dalla perdita dei fondi, all'acuirsi
dei problemi, all'aumento dei costi con le polemiche infinite
contro la politica delle parole e la burocrazia incapace spesso
di assumersi le proprie responsabilità. Ricordo che ho iniziato
a tessere in prima persona una serie di rapporti su tutti i
fronti, di educate ma ferme insistenze, sempre in contatto con
il sindaco di Foligno ed il Vice e, per lo svincolo, con il
presidente del Comitato, interloquendo con la Soprintendenza
(che ha visto ad oggi, alternarsi ben quattro diversi dirigenti
regionali), con il Ministero della Cultura e con l'Anas. Il
risultato è chiaro e limpido. L'Anas, su mia precisa richiesta,
ha prodotto una documentazione probante in merito alla assoluta
necessità per la sicurezza, la Regione ha insistito con tutte le
possibili argomentazioni ed ha finalmente prevalso il buon
senso. Meriti e demeriti? Penso non ci sia proprio bisogno di
battaglie rivendicative, il miracolo è compiuto ed i cittadini
capiscono benissimo cosa è accaduto. Adesso occorre essere molto
attenti nel seguire passo passo il crono programma, sia dell'una
che dell'altra opera, affinché non ci siano ulteriori ritardi
magari a causa dei tentativi di qualche negazionista di impedire
che il nuovo corso porti quanto prima alla approvazione dei
progetti definitivi, alla apertura dei cantieri ed alla
conclusione di due opere. Certo, una prima conseguenza
pesantemente negativa è costituita dall'incremento dei costi.
Solo i due ultimi aumenti da gennaio 2022 del prezzario
regionale hanno portato lo svincolo a costare da circa 9 milioni
ad oltre 12, mentre la Variante da 26 a 40 milioni e
probabilmente non basteranno. Ringrazio tutti coloro che hanno
contribuito a questa a vittoria del buon senso - ha concluso
l'assessore -, quindi bando alle polemiche e diritti alla meta.
Saranno poi i cittadini a giudicare".
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