La Giunta regionale, su iniziativa
dell'Assessore alla Salute Luca Coletto, ha approvato la
programmazione delle attività 2022-2023 del Piano regionale per
la prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo da gioco
d'azzardo.
Saranno investite le risorse destinate dal Ministero della
Salute per un importo pari a 655 mila 600 euro, mentre per
l'attuazione sono coinvolti tutti i rappresentanti di enti,
associazioni e istituzioni a vario titolo interessati, come
referenti dell'Anci e Federsanità, delle Aziende sanitarie
locali, delle Zone sociali e dei Comuni.
Le attività - spiega la Regione in una nota - saranno
coordinate da una Cabina di regia regionale, organo di
coordinamento operativo di livello regionale, che ha definito le
linee di azione principali, partendo dall'analisi dei bisogni e
dei mutamenti registrati anche per effetto della pandemia.
"E' stata organizzata una giornata di studio - ha spiegato
l'assessore - rivolta a tutti i soggetti che partecipano alla
cabina di regia, per analizzare i punti di forza e le criticità
emersi nella fase di implementazione delle precedenti
programmazioni regionali e, con il supporto di facilitatori
esperti in tecniche partecipative, è stata arricchita la nuova
pianificazione includendo i contributi offerti da professionisti
con differenti esperienze e punti di osservazione.
In esito al processo partecipativo, è stata redatta la
Programmazione delle attività 2022-2023 che punta alla
costruzione e al consolidamento di un sistema regionale di
intervento, coordinato ed integrato, per la prevenzione, la cura
e la riabilitazione del disturbo da gioco d'azzardo, passando da
una risposta di primo fronteggiamento, ad un sistema strutturale
di servizi ed interventi.
Infatti, l'intervento rivolto al gioco d'azzardo non si connota
come specialistico e settoriale, ma si inserisce prevalentemente
in azioni trasversali, coerenti con altre programmazioni
regionali".
Il Piano prevede quindi, un intervento organico, definito e
coordinato in ambito regionale ed attuato in maniera articolata
nei territori e si basa sul coinvolgimento e la partecipazione
delle Aziende Usl, degli Enti locali, del privato sociale e
delle associazioni, lungo tutta la filiera dalla progettazione
all'attuazione degli interventi, comprese le attività di
monitoraggio e valutazione. "Per un'efficace espansione e
radicamento delle azioni nel contesto delle comunità locali - ha
sottolineato ancora Coletto - un elemento fondamentale è
costituito dallo sviluppo di alleanze permanenti con il privato
sociale, il terzo settore, le associazioni di diversa
tipologia".
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