L'Umbria ha lavorato ad oggi l'85%
delle istanze presentate all'Ufficio speciale ricostruzione
Umbria a seguito del terremoto del 2016 (comprese quelle
rigettate), e il 71% delle valide hanno ottenuto già la
concessione. È quanto emerge dal resoconto, al 30 ottobre,
fornito dalla in occasione della ricorrenza del sisma che ha
coinvolto oltre l'Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo.
"I numeri - ha detto la presidente della Regione, Donatella
Tesei - dimostrano il lavoro svolto e anche il netto incremento
che si è registrato dal 2020 in poi, figlio della grande
attenzione che questa amministrazione ha sempre avuto in tema di
ricostruzione e dell'efficacia della semplificazione e della
fattiva collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. Tra
questi, la comunità del 'cratere' che è stata chiamata ad un
enorme sacrificio e che merita tutto il nostro impegno e
determinazione per accelerare ancor più il processo di
ricostruzione materiale e immateriale".
Per ciò che concerne gli ospedali, la Regione ha annunciato
che entro metà dicembre si saprà il nome della ditta che
eseguirà i lavori di ricostruzione a Cascia. La gara è in corso.
I lavori dureranno da capitolato 550 giorni, anche se di fatto
sono già iniziati questa estate avendo già demolito la struttura
per accorciare i tempi.
Per la struttura di Norcia, invece, il 14 ottobre c'è stata
l'aggiudicazione del progetto esecutivo e dei lavori. Dopo il
progetto esecutivo inizieranno gli interventi (presumibilmente a
gennaio 2023) che dureranno 450 giorni.
Tornando alle istanze concesse - riferisce ancora Palazzo
Donini -, i dati sottolineano l'impegno profuso: a fronte di un
totale di 3.149 valide presentate all'Usr fino al 30 settembre
2020 (si rammenta che 656 istanze di danno lieve sono di
competenza dei comuni di Spoleto, Cascia e Norcia, in forza
delle disposizioni dell'O.C. n. 99/2020), "ben" 2.242 risultano
concesse.
Poiché per la Regione il dato delle istanze concesse risulta il
più significativo ai fini dello stato di attuazione della
ricostruzione, in quanto ad ogni concessione contributiva
corrisponde un cantiere e ritenendo, differentemente, che il
dato delle istanze respinte se da un lato rappresenti parte
dell'attività istruttoria dell'Usr "certamente non può ritenersi
dato pregno di alcuna positività ai fini della ripresa sociale
ed economica dei territori", è stato ritenuto doveroso porre a
confronto i risultati dell'Usr Umbria con l'attività degli altri
Uffici Speciali.
Dalle elaborazioni grafiche, emerge che delle 3149 istanze
presentate all'Usr Umbria "ben" 2242 risultano essersi concluse
positivamente con la concessione contributiva e con la certezza
di un di ricostruzione, per una percentuale rappresentativa
dell'attività pari al 71%.
La stessa analisi porta ad uno stato di attuazione del 69% per
l'Usr Marche, del 62% per il Lazio e del 47% per l'Abruzzo.
"Non è peregrino osservare che sui dati attuali influisce
l'attività prolifica a far data dall'inizio del 2020" sottolinea
ancora la Regione.
In un confronto tra il resoconto alla fine del 2019 e quello
aggiornato al 26 ottobre scorso, in occasione dell'anniversario
del sisma del 2016, emerge che a fronte di un raddoppio delle
istanze presentate, il valore di quelle accolte è invece
"addirittura triplicato". "Poiché la ricostruzione e il sostegno
economico dei soggetti coinvolti nel processo di ricostruzione
passa anche attraverso l'erogazione degli stati di avanzamento -
spiega ancora la Regione -, rispetto alla fine del 2019 si è
registrato un incremento esponenziale degli stati d'avanzamento
erogati, passando dai 641 di fine 2019 ai 3.928 della fine di
ottobre".
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