Le foreste umbre potranno tornare
ad essere una risorsa con il progetto "Wood4Green" che, dopo
un'ampia partecipazione delle istituzioni locali, ora si apre
anche al contributo delle imprese e delle associazioni di
categoria interessate ad avviare la "filiera del legno".
A definirlo è stato un incontro nella Sala Brugnoli di Palazzo
Cesaroni a Perugia dove è stata presentata nei dettagli
l'iniziativa che, grazie quindi ad un'alleanza nel tempo tra
Istituzioni e imprese, punta a restituire valore al patrimonio
forestale dell'Umbria. È stato così presentato anche l'avviso
pubblico per la partecipazione dei soggetti privati (rimarrà
aperto fino ai primi di gennaio 2023, scaricabile nella sezione
download del sito www.wood4green.com).
L'evento ha visto la partecipazione, tra gli altri, del
vicepresidente della Regione Umbria, Roberto Morroni,
dell'assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Fioroni
e dei sindaci di Panicale e Piegaro, Giulio Cherubini e Roberto
Ferricelli, in qualità di coordinatori del progetto all'interno
del Patto dei sindaci per i boschi dell'Umbria occidentale che
coinvolge 31 comuni.
Sono stati quindi ricordati gli obiettivi di "Wood4Green
Umbria": ricerca, energia, mobilità sostenibile, un nuovo
rapporto con le aree boscate, non più intese come limite
all'attività economica, ma come giacimento di materiale prezioso
da utilizzare e tutelare. L'obiettivo "ambizioso" - è stato
spiegato - è quindi di far tornare le foreste umbre ad essere
popolate da alberi d'alto fusto, per produrre legno di qualità,
utile alla bioedilizia e per riscoprire il contributo in termine
di economia sostenibile che esse possono tornare a dare, anche
in termini di contributo alla cattura di CO2. L'idea è di
riattivare una superficie di circa 80 mila ettari.
La "filiera del legno" e la "gestione sostenibile delle
foreste" sono, pertanto, alla base del Protocollo d'intesa della
strategia intercomunale di valorizzazione delle risorse
forestali umbre, come hanno ricordato i sindaci Cherubini e
Ferricelli.
Sono state poi illustrate le nove direttrici chiave del
progetto, in coerenza con gli investimenti e le riforme
programmate sviluppate all'interno di alcune missioni del Pnrr.
"Questo progetto è una risposta adeguata al Pnrr, una nota che
sta bene in quel pentagramma" ha commentato Morroni facendo
subito i complimenti per lo sforzo progettuale fatto dai 31
comuni. "Un progetto - ha detto - che è un architrave della
nostra regione per cogliere le opportunità di sviluppo e per
cambiare passo grazie all'occasione storica del Pnrr che ci
permette di guardare al futuro. Il 'nanismo' non ci consente di
cogliere le opportunità date dai cambiamenti e allora la strada
della collaborazione e della progettualità ci fa ragionare su
una dimensione d'area e su una massa critica più ampia".
Anche per Fioroni "Wood4Green" si presenta come un progetto
"denso di pianificazione, con una visione economica di lungo
periodo, che valorizza il tessuto boschivo e che ragiona anche
sull'attivazione di filiere produttive e di competenze".
L'assessore ha poi aggiunto di aver creduto fin dall'inizio in
questa iniziativa. "Insieme all'assessore Morroni - ha ricordato
- abbiamo costituito una task force regionale per seguirne
l'evoluzione ed oggi che il progetto si apre alle imprese, siamo
convinti che anche il tessuto economico locale saprà come dare
il suo contributo".
Con un collegamento online è intervenuta anche Alessandra
Stefani, alla guida della Direzione generale per la
valorizzazione dei territori e delle foreste del Ministero, che
ha seguito il percorso dall'inizio. "L'Umbria ha un patrimonio
forestale diffuso - ha affermato - e questo progetto, per tanti
aspetti innovativo, parte da un capitale bosco che è di tutti e
che non può essere depauperato ma coltivato. La sfida è quindi
impegnativa".
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