"Perugia è una città fondamentale
nella mia vita artistica, ora lo è anche in quella umana", così
Paolo Fresu, il trombettista italiano tra i più conosciuti della
musica jazz internazionale, al suo arrivo all'ospedale di
Perugia, quattro mesi dopo la sua prima esibizione nelle corsie
del Santa Maria della Misericordia. "Mi piace essere considerato
un amico di Perugia e del suo presidio ospedaliero, una
qualifica che mi gratifica molto e di questo desidero
ringraziare Antonio Onnis per questa opportunità; sentirmi utile
agli altri, in un momento difficile della loro vita, mi
emoziona". Fresu era accompagnato da Daniele di Bonaventura,
artista suonatore di bandoneon con il quale collabora da tempo.
Dopo una breve esibizione nella hall dell'ospedale il duo è
stato accompagnato nelle strutture di degenza di Chirurgia
vascolare, Pediatria oncologia, Chirurgia toracica, Ostetricia e
Ginecologia e negli ambulatori di Radiologia e Radioterapia.
"L'estate scorsa - ha aggiunto Fresu, secondo quanto riferisce
una nota dell'ospedale - avevo promesso che sarei tornato per
Natale per completare il giro in una struttura sanitaria così
grande, ai miei auguri di buone feste aggiungo quelli auguro di
tornare presto agli affetti familiari, mi rende felice aver
regalato loro anche solo un attimo in più di serenità".
Di Bonaventura, marchigiano di Fermo, ha sottolineato la
soddisfazione per aver regalato anche un pensiero musicale agli
operatori sanitari: "La musica è fenomeno universale, ma per
esperienza personale mi sento molto vicino a che chi si prende
cura delle persone, è necessaria una sensibilità speciale che
non dobbiamo mai dimenticare".
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