Eseguito per la prima volta in Umbria, presso l'ospedale di Terni, un complesso intervento di neurochirurgia a paziente sveglio, con monitoraggio neurofisiologico, per l'asportazione di un tumore cerebrale localizzato in corrispondenza dell'area che controlla il linguaggio.
La paziente, una donna umbra di 70 anni, è stata dimessa a cinque giorni dall'intervento, durato quattro ore. Ad eseguirlo l'equipe diretta dal dottor Carlo Conti, responsabile del reparto di neurochirurgia del Santa Maria. Con lui, in sala operatoria - spiega una nota dell'Azienda ospedaliera - il dottor Domenico Frondizi con la sua equipe di neurofisiopatologi, il neuropsicologo Carlo Piccolini con la logopedista Francesca Graziani, la dottoressa Rita Commissari con altri due anestesisti, oltre a tecnici e infermieri di sala.
L'intervento cui è stata sottoposta la donna ha comportato diverse fasi: la paziente è stata inizialmente addormentata per poi essere risvegliata nella fase centrale dell'intervento, cioè quella durante la quale si asporta il tumore.
"Mentre il neurochirurgo procedeva all'asportazione del tumore - spiega il dottor Conti -, la paziente, mediante apposito elettrodo, veniva sottoposta a stimolazione cerebrale diretta e test neuropsicologici specifici per la valutazione dei sistemi linguistici post centrali come l'eloquio spontaneo, la denominazione e produzione verbale e la lettura. Le prove si sono dimostrate efficaci nel segnalare la produzione di parafasie ed evitare così l'interessamento di aree linguistiche sensibili".
"La neurochirurgia - commenta il commissario straordinario del Santa Maria, Andrea Casciari - rappresenta uno dei punti di forza dell'azienda ospedaliera di Terni su cui stiamo continuando ad investire in termini di potenziamento tecnologico e in questi giorni ci stiamo apprestando a concludere anche l'acquisto di un nuovo microscopio operatorio e Tac intraoperatoria".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA