"La sicurezza antisismica
un'assoluta priorità dello Stato. Più di un terzo dei comuni
italiani si trova nelle zone 1 e 2. Vale a dire, quelle zone
nelle quali è possibile che si verifichi un evento sismico forte
o molto forte". Così Guido Castelli, il commissario
straordinario per la ricostruzione post terremoto 2016,
intervenendo al convegno "I bonus edilizi nell'area del
cratere", che si è svolto stamani al Lanciano forum di
Castelraimondo, nel Maceratese.
"Da questo punto di vista - ha aggiunto - il sistema degli
incentivi, e segnatamente del superbonus 110%, per la parte
sisma, non ha prodotto i risultati attesi". "Le politiche
pubbliche di sostegno al patrimonio edilizio dovrebbero
assegnare una priorità all'adeguamento e al miglioramento
sismico - ha spiegato Castelli - Nel cratere del Centro Italia
stiamo cercando di fare la nostra parte cercando di fare
prevenzione attraverso la ricostruzione". "Alla luce di questo
assunto - ha detto ancora il commissario - auspico che
all'interno dell'azione di riordino dei bonus edilizi, venga
mantenuta una priorità per le azioni di prevenzione sismica, da
considerarsi preliminari ad ogni intervento sul costruito".
"Sotto questo profilo posso testimoniare che la combinazione tra
il superbonus 110% e il contributo sisma per gli immobili
danneggiati, se opportunamente gestita, consente di favorire una
ricostruzione capace di cogliere in pieno i principi della
prevenzione sismica", ha sottolineato. "Ovvero - ha concluso
Castelli - di procedere a un generale miglioramento del
patrimonio edilizio, a partire dalla sicurezza, facendo leva
sulla ricostruzione di quello che rimane il più grande cantiere
d'Europa".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA