Il "concreto" impegno, attuale e futuro, di Umbria Jazz "per salvare il pianeta e salvaguardare l'ambiente" è stato svelato durante un incontro pubblico mentre è in corso il festival, in programma a Perugia ancora fino a domenica. Sono state infatti annunciate le azioni "che è stato possibile già realizzare nell'edizione 2019, poi consolidate ed estese, e quelle previste nei prossimi anni entro la scadenza del 50/o anniversario della manifestazione nel 2023", come ha subito ricordato Giampiero Rasimelli, direttore della Fondazione Umbria Jazz, durante l'iniziativa che si è tenuta alla Libreria Feltrinelli.
Del progetto (il manifesto redatto può essere sottoscritto da chiunque) fanno parte al momento anche altri soggetti come le associazioni Legambiente e Arci. Perché ha sottolineato Rasimelli "abbiamo voluto raccogliere importanti associazioni e soggetti esperti nella sostenibilità per iniziare a ragionare insieme su quanto si può fare".
Con lo slogan "Wake up! Music will save the planet!", oltre ad un capitiniano richiamo al fatto che "ciascuno deve fare qualcosa", Umbria Jazz lancia così un appello al mondo della musica (anche gli artisti che suoneranno potranno aderire) e al proprio pubblico, per schierarsi a fianco "di chi vuole contribuire alla lotta contro i mutamenti climatici, contro l'inquinamento della biosfera e promuovere, invece, la piena sostenibilità ambientale e sociale del pianeta".
Un progetto, quindi, che si inserisce in continuità con la tradizione e i valori dell'Umbria, da Aldo Capitini a San Francesco.
"Quest'avventura ci riguarda - ha spiegato padre Enzo Fortunato, direttore della Rivista San Francesco e della sala stampa del Sacro Convento di Assisi - perché San Francesco è stato anche un cantautore e autore del Cantico e poi perché salvare l'ambiente è un cammino progressivo da fare tutti insieme passo dopo passo. Quindi laudato si' Umbria Jazz per questa scelta!".
In questa sfida green fatta di "piccole azioni quotidiane e buone pratiche che tutti possiamo e dobbiamo adottare", Umbria Jazz e suoi partner hanno già iniziato a perseguire all'interno del festival, tra gli altri, l'obiettivo "plastica zero" compreso il comparto imballaggi packaging, l'approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, il car sharing con una flotta di auto elettriche, la riduzione dello spreco alimentare nei giorni dell'evento e la digitalizzazione delle diverse attività.
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