Sono i Five angry men i vincitori, con il primo premio assoluto, dell'edizione 2022 del "Conad jazz contest", un'iniziativa congiunta di Conad e Fondazione Umbria jazz che, dal 2013, punta al sostegno di nuove carriere musicali.
Ma non finiscono qui i premi assegnati per questa nona
edizione del Contest che si è tenuta durante il festival Umbria
jazz a Perugia.
Va infatti al pianista Lorenzo Vitolo il premio
della partecipazione alla Berklee summer school at Umbria jazz
clinics 2023, premio assegnato dalle giurie tecnica (presieduta
da Manuele Morbidini, sassofonista e compositore nonché
direttore musicale della Umbria jazz orchestra) e artistica
(presieduta da Stefano Bragatto, direttore di Radio Monte Carlo)
al singolo musicista ritenuto più promettente; menzione d'onore
della giuria artistica, invece, alla band Olivia, "per la
completezza del progetto, la cura negli arrangiamenti, la
qualità tecnica, e la maturità stilistica e improvvisativa".
La giuria ha assistito a Perugia a tutte le esibizioni live
dei giovani musicisti che si sono alternati ai Giardini Carducci
sul "Conad Stage" di Umbria jazz nei giorni 11, 12 e 13 luglio,
di fronte ad un pubblico interessato e coinvolto.
Ad avere la meglio sono stati quindi i Five angry men, quintetto
jazz nato tra le mura di Siena Jazz e composto da musicisti
provenienti da quattro regioni d'Italia (Toscana, Lazio, Abruzzo
e Sicilia). La giuria "ha particolarmente apprezzato l'interplay
del gruppo e l'energia dell'esecuzione", come si legge nella
motivazione.
La band Five Angry Men si è dunque aggiudicata il premio di
5.000 euro come contributo alla carriera, ed avrà la possibilità
di esibirsi durante tutto il resto del 2022 sui palchi jazz più
prestigiosi in giro per l'Italia, a partire da Uj Weekend
(Terni, 15-18 settembre 2022) e Umbria jazz winter #29 (Orvieto,
28 dicembre 2022 - 1 gennaio 2023).
Il repertorio del quintetto spazia tra free jazz, hard bop e
Jazz moderno. Il gruppo è costituito dal sassofonista Lorenzo
Simoni, il trombettista Giacomo Serino, il pianista Pierpaolo
Zenni, il contrabbassista Matteo Bonti e il batterista Mauro
Patti, tutti accomunati dalla voglia di sperimentare nuovi
linguaggi partendo dalla tradizione.
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