Per il candidato sindaco di
Perugia Merita, Massimo Monni, "la sfida del Nodino non può
essere declassata ad un rimpallo di botte e risposte in retorico
stile elettorale tra la destra e la sinistra". "E' sotto gli
occhi di tutti - sostiene in una nota - l'incoerenza e la
fumosità dei due schieramenti rispetto ad una questione centrale
per la salute dei cittadini e per lo sviluppo della città".
Monni, torna a ribadire la sua posizione favorevole alla
realizzazione dell'infrastruttura, definita "uno dei punti
imprescindibili" del suo programma, sottolineando il suo pieno
sostegno al raddoppio delle rampe in direzione Perugia e alla
realizzazione del Nodino come interventi propedeutici alla
realizzazione del Nodo. "Su questo tema - aggiunge - siamo stati
chiari e decisi sin dall'annuncio della mia candidatura. Giovedì
scorso ho avuto un ulteriore incontro con i cittadini e con i
rappresentanti del comitato 'Chi salverà Ponte San Giovanni', ai
quali ho confermato il mio impegno per la realizzazione di
un'opera che nel suo progetto più ampio, mi riferisco ovviamente
al Nodo, è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di
tutelare la salute dei cittadini di quell'area abbattendo i
livelli di inquinamento, snellire il traffico favorendo i
collegamenti dall'esterno verso Perugia e l'intera regione,
ridurre il rischio di incidenti in un tratto della E45 dove il
tasso di incidenti è altissimo. Fa sorridere l'accanimento con
il quale la candidata Margherita Scoccia, nonché attuale
assessore all'urbanistica, a pochi giorni dalle elezioni
sottolinei l'urgenza della realizzazione del Nodino prima e del
Nodo poi, quando l'amministrazione Romizi, che peraltro
inizialmente era contraria alla realizzazione dell'opera, ha
avuto 10 anni di tempo per far sentire la sua voce con la
Regione e con il Governo nazionale. Fatta questa premessa,
aspetto con fiducia che quel 'conto' ripetuto più volte dal
ministro Salvini nella sua recente visita a Perugia rivolto alla
squadra di Governo per invitarla a sposare la causa, detto in
soldoni a trovare le risorse per finanziare un'opera che lui
stesso ha definito strategica, si traduca in una certezza. La
stessa certezza con la quale l'assessore regionale alle
Infrastrutture, Enrico Melasecche, ha già garantito che le
risorse per il Nodino ci sono. Bene, noi 'contiamo' con fiducia
che per la prima volta il ministro Salvini faccia qualcosa di
buono per il nostro territorio.
Suppongo che non nutra la stessa speranza la candidata della
coalizione di sinistra, Vittoria Ferdinandi che, con un'abilità
da funambola, sta cercando di districarsi rispetto a posizioni
contrastanti all'interno della sua squadra in merito alla
realizzazione dell'opera, tanto da arrivare a dire che serve sì,
qualche intervento per risolvere il problema della viabilità a
Ponte San Giovanni, ma che il progetto andrà rivisto e
realizzato dopo un processo di partecipazione con i cittadini.
Come dire, tutto e niente, ricominciamo da capo e rispediamo le
risorse al mittente. Tra promesse e indecisioni - conclude Monni
- magari pensano di aspettare che passino altri venti anni".
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