"Abbiamo letto la dichiarazione
del vicesindaco Tuteri che prova a difendere l'indifendibile,
ovvero, l'assenza di qualunque azione della amministrazione
comunale tesa a frenare la deriva del sistema sanitario
regionale e quindi a tutelare, da parte del sindaco, il diritto
alla salute dei cittadini, essendo il sindaco la prima autorità
in materia sanitaria": lo sostiene la lista Perugia per la
sanità pubblica replicando a Gianluca Tuteri. "Il primo
cittadino di una città, per legge, esprime parere ed esercita
controllo su tutti gli atti di programmazione regionale in
ambito sanitario" aggiunge.
"Al sindaco - afferma la lista - arriva ogni sei mesi una
relazione da parte delle aziende sanitarie ospedaliere e
territoriali. Non abbiamo mai sentito il sindaco prendere
posizione sulle liste di attesa, sui tours dei perugini su e giù
per l'Umbria per ottenere una visita, sulla cronica carenza di
personale sanitario che la Regione avrebbe dovuto affrontare con
adeguate assunzioni. Su questo e su altro nessuna parola per
rivendicare servizi di qualità per i propri cittadini. Certo,
chi è silente sostenitore della deriva privatistica della sanità
può avvertire fastidio verso chi difende un sistema pubblico e
universalistico per riaffermare una sanità che era punto di
riferimento, tra i migliori, del nostro Paese".
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