"Di tutto mi si può accusare,
tranne che di aver gestito male il sociale. Non lo dico per
presunzione, ma con cognizione di causa. Al di là dei numeri,
che già parlano da loro, il sociale per me è stato ed è come
crescere un figlio. La mia dedizione per il sociale è massima ed
è come se fosse scritto nel mio Dna": è quanto sottolinea l'ex
assessore del Comune di Perugia Edi Cicchi. "Non ho mai agito,
nelle scelte compiute, sulla base di ideologie politiche o
imposizioni dall'alto, che peraltro non ho mai subito, ma
esclusivamente per il bene dei cittadini, di quella parte più
bisognosa e più fragile" aggiunge.
"In questi giorni - sostiene Cicchi in una nota - ho
raccolto tante accuse. Ci sta. Forse. Siamo in campagna
elettorale. Ma non accetto che mi si accusi di mentire. Questo
no. Partiamo dal progetto Numero Zero. È innegabile che il
Comune di Perugia abbia portato in Giunta più di una delibera a
sostegno del progetto, perché meritorio, e che lo stesso sia
stato finanziato da Enti e Fondazioni. Così come avvenuto per
altri progetti validi, al di là dell'appartenenza politica di
chi li presentava, come è normale che sia. Perché è nel nostro
spirito, perché Perugia è di tutti!. Respingo al mittente anche
l'altra accusa meschina di 'affamare i poveri', senza fissa
dimora, in riferimento alla chiusura del ricovero dei Rimbocchi.
La chiusura è avvenuta con atto della Protezione civile, perché
la struttura era fatiscente e quindi a tutela di vite umane! E,
in ogni caso, le persone sono state trasferite in via del
Favarone, una struttura di alto livello. Quanto alla consulta
degli immigrati, c'è una delibera di Consiglio che la conferma
e pensare che si possa solo immaginare di chiudere immigrati in
un ghetto, mi fa rabbrividire! Se le mie parole non dovessero
bastare, guardate la tabella che riassume in cifre quanto è
stato fatto e quanto abbiamo investito in questi 10 anni, con le
percentuali d'incremento. Nella mia vita ho agito sempre
pensando agli altri, questa è la mia politica. E l'ho fatto con
correttezza, determinazione e passione. Non mi sono mai tirata
indietro di fronte a niente, anche quando c'era da combattere
contro altre Istituzioni, sia in qualità di assessore, sia come
Anci Umbria, per salvaguardare il bene degli altri. Mai. E i
diritti di tutti li abbiamo sempre tutelati. Come assessore al
Sociale - conclude Cicchi - so di aver agito nel migliore dei
modi per le persone, con le persone".
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