"La componente professionista del Corpo valdostano dei vigili del fuoco è determinata a tornare alle dipendenze dello Stato con il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco". E' quanto scrive in un comunicato stampa il Conapo, il sindacato autonomo dei Vigli del fuoco. Alla base della rottura c'è "una regionalizzazione fallita". La decisione, che arriva dopo "richieste disattese" di natura "contrattuale e previdenziale", è stata presa "all'unanimità" nell'assemblea del personale di lunedì scorso.
Una lettera "per comunicare la volontà dei Vigili del Fuoco professionisti di 'rientrare alle dipendenze del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco'" è stata inviata da Simone Oliveri, segretario regionale del sindacato autonomo Conapo, al presidente della Regione Augusto Rollandin. Tra i motivi le mancate risposte alle domande per "ottenere urgenti e inderogabili riforme organizzative e operative necessarie a porre i Vigili del fuoco valdostani in grado di assolvere ai propri compiti di istituto".
Una richiesta che deriva da "una regionalizzazione sbagliata, che non ha voluto riconoscere la specificità lavorativa dei personale, Regione non riconosce stesse tutele corpo nazionale Vigili del fuoco e che di fatto ha determinato per i Vigili del fuoco valdostani, tra le altre cose, un aumento dei rischi derivanti da scelte politiche incomprensibili, una costante carenza d'organico, da poco risolta, dovuta all'impiego delle risorse umane in servizi non necessari, un trattamento previdenziale fortemente peggiorativo rispetto ai Vigili del fuoco statali e minori tutele per non parlare poi della mancata partecipazione alle colonne mobili nazionali in caso di calamità ed emergenze". "I vigili del fuoco Valdostani si aspettano ora dal Presidente della Regione la stessa attenzione riservata alle richieste avanzate dalla componente volontaria", conclude Oliveri.
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