"Se torno in Algeria rischio la tortura".
Lo ha detto Rachid Mesli, avvocato algerino attivista dei diritti umani arrestato la scorsa settimana alla frontiera italo-svizzera del Gran San Bernardo, uscendo dall'udienza in cui è stato ascoltato dalla Corte d'appello di Torino.
I suoi
legali hanno chiesto la revoca dell'obbligo di dimora ad Aosta,
che verrà discussa la prossima settimana. Per la valutazione
della richiesta di estradizione da parte del governo algerino
bisognerà attendere oltre.
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