L'ex presidente del Consiglio Valle ed ex assessore regionale Emily Rini, appena rieletta con 1.169 preferenze, lascia l'Union valdotaine. "È stata una scelta sofferta ma obbligata - spiega - perché non era più concepibile un'azione politica senza sbocchi e avulsa dalla realtà, fatta di silenzi nelle riunioni che si pensava potessero invece essere decisive e di continui rinvii sulla direzione da prendere, con una Union Valdôtaine che nel frattempo continua a perdere progressivamente la sua centralità nel panorama politico regionale, con uno stillicidio di persone che nel tempo se ne sono andate deluse". "Intendo fornire umilmente il mio contributo - aggiunge - per valutare se ci sono i presupposti per garantire stabilità politica alla nostra regione e per portare avanti con coraggio e determinazione, come indipendente, le idee e i valori di coloro che hanno riposto in me la loro fiducia".
La "ricerca di una governabilità deve forzatamente passare attraverso la condivisione di punti programmatici chiari ed effettivamente realizzabili; in mancanza di ciò, l'unica alternativa sarà il ritorno alle urne". "Vorrei inoltre lavorare - sottolinea - affinché il mondo autonomista si possa un giorno
ricomporre in un'ottica di dialogo e di confronto sereni e di maggior rispetto delle persone, che ultimamente ho notato essere venuto meno, anche soltanto nell'ambito dell'ultima campagna elettorale. Non è scegliendo di non decidere, optando per rimanere fermi e silenti, forse perché ostaggi di certe dinamiche interne, che si può fare il bene della Valle d'Aosta e di chi questa regione la abita e la vive. Unicamente in questo senso va interpretata la mia decisione sofferta ma necessaria".
"Uv incapace di andare oltre personalismi" - "Bisogna lavorare per la Valle d'Aosta e per coloro che, andando a votare il 20 maggio, hanno deciso di dare un'altra possibilità alla politica affinché la stessa torni a essere credibile, costruttiva e lungimirante, operando 'per' e mai 'contro'. Un messaggio che, purtroppo, non ha assolutamente colto l'Union Valdôtaine, incapace di andare oltre a certi personalismi, di abbozzare anche soltanto una seria e schietta autocritica al suo interno e di affrontare questioni forse scomode ma che non possono più essere rimandate". Lo dice la consigliera regionale Emily Rini, spiegando le ragioni che l'hanno portata a lasciare l'Union valdotaine. "Quello che è mancato e che manca tuttora - aggiunge - è un clima sereno per promuovere dialogo e confronto al suo interno, visto che finora chi ha provato a dire la sua nelle sedi opportune, cosa che ho sempre cercato di fare, è quasi sempre stato tacciato come il 'ribelle' o il 'sovversivo' di turno, senza nemmeno mai aver provato a entrare anche solo per un attimo nel merito delle idee proposte. Così non si può proprio più andare avanti, a maggior ragione per chi non ha mai avuto problemi a dire quello che pensava, nonostante tutto e tutti".
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