Il pm Eugenia Menichetti disporrà un accertamento tecnico sulle tracce biologiche presenti sui reperti in mano agli investigatori che indagano per tentato omicidio a seguito dell'aggressione al macellaio Olindo Ferré, 68 anni, di Charvensod, trovato il primo ottobre gravemente ferito in un capannone di Quart, in frazione Seran. L'incarico sarà conferito domani, martedì 16 ottobre, al medico biologo Paolo Garofano. Il confronto del Dna estratto dalle macchie di sangue potrà essere utile a ricostruire la dinamica dell'accaduto. Tra i reperti ci sono anche degli indumenti e il bastone di una zappa, che potrebbe essere stato usato per colpire Ferré.
Al momento l'unico indagato è l'impresario Camillo Lale Demoz, 75 anni, di Quart, proprietario del capannone. Ferré ha riportato gravi traumi alla testa ed è tuttora ricoverato in rianimazione all'ospedale Parini di Aosta, in prognosi riservata.
Gestisce con il figlio Primo la macelleria del Pont Suaz di Charvensod: il primo ottobre era andato a Quart in mattinata per trattare l'acquisto di bestiame, "come fa ogni settimana da 46 anni. Mi ha detto: torno dopo pranzo, poi ore dopo ci hanno chiamato per dirci che era stato trovato...", aveva spiegato il figlio.
"Lasci stare va, sono stato fino ad adesso lì, tanto non mi ricordo niente". Non ricorda nulla perché avevate bevuto qualche bicchiere? "Qualche bicchiere…", aveva detto Lale Demoz ai giornalisti il 6 ottobre, dopo essere stato sentito dagli inquirenti.
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