"Un attacco così grave, mirato a una neo mamma, riporta il nostro paese indietro di diversi decenni, a fronte invece di tutte le faticose conquiste portate avanti negli anni a favore delle donne, affinché non dovessero e non debbano più trovarsi di fronte alla scelta tra il lavoro e la famiglia. Mi auguro che vengano prese posizioni forti in merito a questa triste, tristissima vicenda". Lo dice la consigliera regionale Emily Rini, commentando le dichiarazioni di Laurette Proment, componente del Conseil fédéral dell'Union valdotaine, riferite da alcuni organi di informazione.
"Rincuoro chi mi ha pubblicamente invitata "a fare la mamma e a spingere la carrozzella, che già mi occupa abbastanza" - ha aggiunto Rini - anziché portare avanti l'attività politico-amministrativa per cui sono stata eletta: i miei figli sono la parte più bella e importante della mia vita, non c'è bisogno che qualcuno me lo ricordi e anzi non permetto a nessuno di usarli per scopi tutt'altro che nobili".
Come tantissime altre mamme, - ha proseguito la consigliera regionale - quotidianamente riesco a coniugare lavoro e famiglia, per la buona pace della signora in questione, che tra l'altro fa parte degli organi dirigenti di un movimento nel cui programma elettorale - in occasione dell'ultima campagna elettorale - avevo fortemente voluto l'inserimento del tema della conciliazione lavoro-famiglia". Rini ha anche espresso "Tanta, tanta tristezza. Il fatto che poi commenti sessisti del genere, pieni di odio e cattiveria, provengano da una donna, mamma di due figli, fa capire a tutti come molto resti ancora da fare per raggiungere la piena civiltà, almeno nella testa e nel comune agire di qualcuno. Anche in Valle d'Aosta".
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