Approfittando delle condizioni di un'ultraottantenne aostana, secondo l'accusa hanno ottenuto complessivamente circa 50 mila euro. Per circonvenzione di persone incapaci Alessandra Maffeo, di 56 anni e l'appuntato scelto della guardia di finanza Francesco Luigi Chiarolanza (55) - residenti ad Aosta - sono finiti a processo davanti al giudice monocratico Marco Tornatore. Il denaro, sempre secondo gli inquirenti, è stato ottenuto in contanti, con prelievi bancomat, e con pedaggi Telepass; inoltre, in un primo momento, Maffeo era stata co-beneficiaria di una polizza vita da circa 300 mila euro. Il pm Luca Ceccanti ha coordinato le indagini della sezione di polizia giudiziaria (polizia di stato e guardia di finanza). Secondo la difesa (avvocato Marco Bich), non vi sono responsabilità della coppia e le somme sono state corrisposte in modo cosciente, nell'ambito di un rapporto di aiuto reciproco: già all'epoca dei fatti, nel 2015, l'anziana viveva sola perché vedova. Il processo riprenderà il 7 febbraio 2019.
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