E' finito a processo per bancarotta fraudolenta Francesco Curcio, di 46 anni, originario di Crotone. La vicenda riguarda la Italscavi srl con sede a Petilia Policastro (Crotone) dichiarata fallita nel 2012 dal tribunale di Aosta e della quale Curcio era amministratore. Secondo l'accusa (pm Eugenia Menichetti) l'impresa edile, con un passivo fallimentare di circa 2,4 milioni di euro, aveva messo in atto operazioni per distrarre fondi e beni (come veicoli) e la cessione di un ramo d'azienda. Altri due imputati avevano già patteggiato la pena. Per gli inquirenti le operazioni erano state messe in atto attraverso rapporti con altre quattro aziende riferibili sempre a Curcio, tra le quali il Consorzio stabile Gecoval Scrl di Saint-Vincent, impresa destinataria nel 2015 della prima interdittiva antimafia emessa in Valle d'Aosta.
Nello stesso anno la Dda di Bologna aveva ottenuto il sequestro preventivo del 49,9% delle quote di Gecoval nell'ambito dell'inchiesta Aemilia su infiltrazioni della 'ndrangheta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA